foto da http://www.radiotorregenova.it/spettacolo/teatro/immagini/Fig-SabinaGuzzanti.jpg
Grazie Sabina Guzzanti!
Per il tuo coraggio. Dire la verità è difficile. Io ho sempre detto la verità, ma non mi è successo mai niente di buono. No, non sono la classica rompiballe che dice tutto quello che gli passa per la testa: quel tipo di persona viene spesso confusa con chi dice la verità, che è persona ben diversa, perché questa CI PENSA prima di parlare. Ho sempre pensato due volte e tante volte sono stata in silenzio, non per codardia, ma per insicurezza. Certo non ho la battuta pronta: ho sempre invidiato chi sa rispondere a tono, ma un mio dono è dire la verità, ciò che presumo almeno sia vero, restando sempre nel dubbio, perché certamente non credo di possedere la VERITA’.
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…quando incontro il pubblico negli spettacoli o leggo i vostri post spesso sento dire: sei la nostra voce, parli per tutti noi che non abiamo voce, ecc. però la voce ce l’abbiamo tutti e se io parlo è solo perché ho deciso di parlare.
cosa succederebbe se ciascuno là dove si trova dicesse semplicemente pane al pane? se in ogni occasione, quando c’è una telecamera di qualsiasi tv, a qualsiasi radio, scrivendo ai giornali sui muri, parlando al bar, in ufficio, in cantiere, ovunque siate dicessimo tutti semplicemente la verità?
Il punto è che in troppi anzichè essere sinceri dicono ciò che altri vogliono sentirsi dire: questo accade a chi lavora dietro una telecamera ma anche nella vita di tutti i giorni. Io preferisco di gran lunga persone come te e chi se ne frega se l’ipocrisia regna sovrana e verrà vista come quella fuori dallo standard perchè io ne sarei fiero: meglio essere se stessi e sentirsi vivi che mostrarsi come un’immagine priva di anime per il piacere degli altri.
hai ragione. Il fregarsene però è quasi impossibile. Vedi che tanti avanzano e fanno carriera solo perché se ne stanno tranquilli o lustrano le scarpe a qualcuno. Insomma, tra raccomandati, figli di papà o di mammà che riescono ad ottenere non per proprie capacità certi posti di lavoro, come fai a non arrabbiarti. Ho capito, c’è l’onore, il proprio, che non verrà mai calpestato, ma c’è anche un grande senso di ingiustizia che ti fa stare male…