Il Nido in famiglia: un’opportunità di lavoro per le donne di Chioggia
Venerdì 20 febbraio 2009 alle ore 17.30
Sala Consiglio Comunale Chioggia
parliamone con:
fonte : http://www.venetoperlafamiglia.net
….per iniziativa della Regione del Veneto – Assessorato alle Politiche Sociali Programmazione Socio Sanitaria Volontariato e Non Profit – Direzione Servizi Sociali – Servizio Famiglia
con deliberazione di Giunta Regionale n. 674/08
è nato il NIDO IN FAMIGLIA:
servizio che si svolge in casa accogliendo massimo n. 6 bambini di età compresa tra a 0 e 3 anni.
Il sistema regionale dei servizi alla prima infanzia che interessa i bambini fino ai 3 anni d’età, include tra le altre tipologie anche il nido in famiglia che accoglie i bambini in una casa appositamente organizzata.
Chi si occupa dei bambini, assicurando loro cure familiari, inclusi i pasti e la nanna, secondo criteri e modi di lavoro consapevoli degli obiettivi sociali ed educativi, sono direttamente i”collaboratori educativi“.
La casa -civile abitazione- è il luogo, appositamente allestito e in regola con le norme di sicurezza, in cui il bambino viene accolto per vivere serenamente la quotidianità, socializzando in esperienza con altri bambini .
Nella casa il bambino è accudito dalla collaboratrice educativa che ha partecipato ad un corso di qualificazione specifico per poter svolgere l’attività ed è tuttora inserita in un sistema di coordinamento, controllo e aggiornamento per assicurare l’adeguata conduzione del servizio nido in famiglia.
La collaboratrice educativa accudisce ed educa, presso la propria o altrui abitazione, massimo n. 6 bambini contemporaneamente, dii età compresa tra a 0 e 3 anni,
I collaboratori educativi fanno riferimento ad un organizzatore.
L’organizzatore è una persona con determinati titoli che approfondisce una apposita preparazione per svolgere le funzioni di organizzatore, promotore, verificatore, tutoraggio, mediatore in relazione ai Nidi in Famiglia.
ciao Giulia, lo sai che io ho studiato per lavorare negli asili.
Lo so che è un occasione importante per le donne, ma ci sono molti pregiudizi riguardo agli uomini che lavorano coi bambini piccoli, io ho avuto dei no senza nemmeno essere conosciuto di persona, quando avevo 20 anni mi hanno detto di no nonostante una mia prof delle superiori avesse fatto il mio nome per lavorare nella scuola montessori di Romaper.
il tuo nome ora mi è più familiare, o forse è solo un miraggio… ma sai, ho bazzicato per anni nell’area radicale (almeno quando stavano con la Nuova sinistra) e mi sembra di intuire che anche tu non ne sia stata estranea… è così?
… poi mi sono avvicinato ai verdi e al movimento, ormai extraparlamentare… nonchè all’indipendentismo sardo… ma ora occorre scongiurare che la destra distrugga la Sardegna, spostando chiese, nuraghi, portandoci il nucleare e quant’altro… assolutamente MEGLIO SORU!!!
BACI, Max
Ciao Epifasi,
è vero, come dici tu ci sono tanti pregiudizi che hanno a che fare con stereotipi difficili da eliminare.
Il lavoro con i bambini si ritiene sia un lavoro per lo più di accudimento e di assistenza che ha a che fare poco con l’attitudine presunta dei maschi verso lavori più concettuali o lavori in cui sia richiesta una certa prestanza fisica.
Tutte le donne nascono mammine, signorine, dolcette, e con una propensione educativa 🙂
Comunque per il nido famiglia c’è la possibilità anche per gli uomini di cimentarsi e molte coppie stanno lavorando insieme per avviare questo servizio. E’ una lotta culturale, ma pian piano…
ciao, grazie del commento.
Comunque quel bellissimo bambino sulla foto ha più capelli di me!!!!!!