Ospito un articolo dell’Associazione Bnei Baruch, inviatomi il 1 luglio 2009, che continua il percorso iniziato qualche mese fa sul mondo virtuale e sulle relazioni:
La radice spirituale del tradimento
Il miscuglio fra le qualità femminili e quelle maschili presente al livello spirituale, induce l’inganno, il tradimento e le deviazioni sessuali nel nostro mondo.
Certamente a nessuno piace essere tradito. Ci piacerebbe tanto spacciare questo sfortunato fenomeno per “un comportamento puramente animale”, ma dietro ad esso c’è una radice spirituale, dato che ogni fenomeno del nostro mondo deve esistere anche nel mondo spirituale. Qual è questa radice spirituale o la ragione dei nostri tradimenti? Nella Kabbalah è chiamata “la rottura dei vasi”.
Questo significa che una volta eravamo tutti uniti in un’anima comune, ma poi quest’unica anima si frantumò in molte parti. Questa “rottura dei vasi” ha fatto sì che tutte le parti cominciassero ad interagire l’una con l’altra e, come risultato, ciascun frammento ora contiene una parte femminile ed una maschile. Perciò, la parte maschile contiene quella femminile e viceversa. Possediamo persino gli ormoni l’uno dell’altra!
Questo miscuglio delle nostre qualità non è solo la causa dell’inganno e del tradimento, ma anche di tutte le deviazioni sessuali del nostro mondo, come l’omosessualità e la deviazione dell’identità sessuale. E questi fenomeni sono più evidenti oggi di quanto non lo fossero prima perché abbiamo raggiunto il “livello più basso” della capacità di percepire la “rottura dei vasi”.
La parti maschili e femminili non vedono esattamente come potrebbero interagire l’una con l’altra. Nello stato spirituale sono posizionate l’una contro l’altro, cioé l’uomo è opposto alla donna. Nel nostro stato, tuttavia, dopo che le anime si sono frantumate, sono discese ed hanno cominciato a mescolarsi l’una con l’altra, e ciascuna ha assunto le qualità che appartenevano alle altre. Questo è il motivo per cui noi desideriamo diversi tipi di piaceri da diverse fonti.
Tuttavia, se noi andiamo oltre a questa ricerca di diversi tipi di piacere ed aspiriamo al piacere spirituale, allora vedremo chi è il nostro vero partner nel cammino spirituale. Questo ci porta al famoso versetto “ L’uomo, la donna, e la Divina Presenza fra loro”. Se il più grande valore nella vita è la spiritualità allora lui (o lei) troveranno il giusto partner nella vita, l’“altra metà” che starà insieme con lui (o lei) nel cammino spirituale. Ed insieme, otterranno l’adesione con il Creatore.
Nella nostra realtà corrente questo potrebbe risuonare come utopistico, ed è difficile per noi vedere e capire come potrà realmente accadere. Ma se continuiamo ad avanzare verso la correzione e la spiritualità, lo capiremo sempre più e costruiremo un buon futuro pieno di fede e devozione.
da Dipartimento Donne Educazione Bnei Baruch Italia
Mah, c’è molto da dire però negli ultimi anni Baunaniamente parlando sono diventato un uomo di una “modernità liquida”spaventosa”, volendo non riesco neanche a “tradire”, tutto si compie in un batter di ciglia.
P.S. Tanto è vero che nel mio Blog dagli influssi musicali della liederistica Schubertiana è nato il ciclo ancora in corso dei Lieder Concreti dedicati all’AMORE LIQUIDO, ascoltare per credere, è tutto quello che resta di certi amori.
II P.S. E comunque, causa affinità elettive, anche nel virtuale nascono simpatie uomo-donna e viceversa, per esempio tu mi sei simpatica in generale, oltre per come scrivi; un po’ come la mia vicina di pianerottolo che solo…BBONA! (Prima o poi gli dedico un Lieder Concreto, parola e musica mia!!!)
III P.S. A proposito di spiritualità in amore, se lo trovi leggiti di Mark FISHER “Tanto può il cuore” è un libro molto poetico ed modernamente attuale
parla della capacità di amare invertendo l’ordine dei fattori cioè, amare partendo dall’alto anzichè dal basso. Io negli ultimi anni c’ho provato ma alla fine ho dovuto dar ragione a Rainer Maria RILKE quando nelle “Lettere a un giovane poeta” a pag. 76 e 77 elabora la sua tesi delle “Due solitudini”, una tesi che ragionevolmente pensando avrà il suo naturale un epilogo penso fra un centinaio di anni. In questo momento storico nella lotta fra i “due opposti” il maschio è sorpreso e battuto ma la donna semplicemente “scimmiotta” l’uomo e RILKE espone questa tesi con una chiarezza di una chiarovveggenza che è tipica dei poeti che in quanto a capacità di percezione sono quelli che non a caso “sentono” come i compositori.
IV P.S. Il passo di RILKE e parte della VII lettera indirizzata al Sig. KAPPUS (il giovane poeta) scritta a Roma il 14 maggio del 1904, quando l’ho letta sono rimasto fulminato perché è di una attualità storica e culturale semplicemente mostruosa, da questo passo ho dovuto trarre delle conclusioni (non potevo non farlo) ed ho “dovuto” in parte reindirizzare la mia visione del mondo, delle donne e dell’amore, ed è cambiata anche la mia vita.
V P.S. Comunque a me i vasi mi si sono rotti completamente, ormai sono una ragnatela di rivoli.
VI P.S. Aricomunque, il mio Blog è unisex, per la maggioranza è visitato solo da Bloggers femmine, non so’ perché, o forse perché Mozartianamente parlando “mi pare sempre di sentire odor di femmina”?!?!?!
VII P.S. Il libro di RILKE cerca di leggerlo, io lo considero una sorta di iniziazione alla vita specialmente per un-a giovane ma lo raccomando caldamente anche agli adulti, specialmente per non ripetere certi errori a causa dei soliti cattivi maestri di vita.
VIII P.S. Fine della I puntata del commento, la II puntata appena possibile!
Aoh ammazza…praticamente ho scritto un Post!
Coda al commento:
e comunque qui dentro è come stare su un treno, uno dei due scende sempre alla prossima fermata, ma non si saprà mai chi dei due, se il Blogger o la Blogger, come nel romanzo di una bell’incontro, tipo una storia d’amore che non si rispetti, ma piena di affinità elettive.
P.S. Te piace la metafora letteraria???
A dir la verità, ho riletto varie volte l’articolo, ma l’immagine dei vasi rotti non sono ben riuscita a coglierla e a rappresentarmela.
A me piaceva il mito degli uomini palla con 4 braccia e 4 gambe che si trova nel Simposio di Platone: come questi uomini/donne rotolassero non l’ho mai capita, e comunque ritengo che Zeus abbia fatto loro un favore a dividerli. Dobbiamo unire i corpi o le nostre anime per essere felici ed arrivare ad assaporare la conoscenza? Certo che se ci uniamo ri-diventiamo delle palle…Mica tanto da ridere.
Vado a leggermi quello che mi consigli (ho trovato la lettera in un sito) e poi vediamo se sono d’accordo.
Baci,
amo le metafore
Però, pensandoci sopra, il tradimento, avendo una radice spirituale è giustificato. Nel senso che posso aver sbagliato nell’unione con una persona, unione che magari si soffermava ad un livello basso; per giungere e arrivare ad un grado più elevato, spirituale, posso unirmi con un’altra persona, quella magari con cui posso intraprendere quel cammino spirituale che avevo interrotto nell’unione con l’altro. Il tradimento diventa il mezzo-ricerca attraverso il quale arrivo alla mia spiritualità.
Interessante, davvero. Non avevo mai esaminato la questione da un punto di vista spirituale.
Ciao, Giulia, ti ho risposto anche nel mio blog, un sorriso.
Quindi t’ho dato lo spunto per un racconto di treno.
P.S. Bbono io…uhmmmmmmmmmmmmmmmm, te lascio immaginà.
II P.S. Se tu fossi vicino al contrario spesso verrei a chiederti uno spicchio d’aglio e qualche cipolla che spesso rimango senza e specialmente de domenica.
III P.S. Per quanto riguarda le ossa consiglio parecchia “ginnastica da camera” e per quanto riguarda gli ormoni…rimescolare spesso, direi un giorno sì e uno no.
IV P.S. Per quanto riguarda il valzer, colmo dei colmi, non so’ ballare.
V P.S. Se eri vicina de casa te prestavo i libri ma t’avrei offerto pure musica pianistica dal vivo, mejo de così se more!
VI P.S. Andò lo trovi un vicino come me.
Sono basita e non mi ricordo quanti vasi ho sentito rompersi.
Sofferente non direi e manco me moro de fame, direi tormentato, ma quello è il tormento dell’arte.
P.S. Il filo era un semplice gomitolo di spago molto fino.
II P.S. Non frequento Facce er Book (come lo chiamo io) e non è che la rivoluzione non si fa’, è “semplicemente rimandata” citando Bauman.
Chi tocca i fili muore…al massimo la interpreto.
… Sade basta e avanza co ‘sti cavoli!!!
Oridiniamo du’ pizze!
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… son più interessanti i tuoi commenti… (!)
La Democrazia è una “coscienza civile”, spesso o ce l’hai o non ce l’hai, un po’ come la buona educazione e forse non si può insegnare.
Non saprei io per quanto mi riguarda sono nato…bbono!
P.S. Da diversi anni ho superato mentalmente ma anche culturalmente certe contrapposizioni ideologiche che non portano da nessuna parte, lo spirito ideologico dovrebbe essere la nostra costituzione, catalizzatrice delle risorse intellettuali e politiche però ho sempre più spesso l’impressione che non ci sia stato il salto generazionale che non ci faccia ripiombare puntualmente al periodo del dopoguerra, tipo Peppone e Don Camillo, l’unica variabile, tipo mina vagante è la Lega, ma per come la vedo io nei prossimi anni sarà la causa della definitiva spaccatura di questo paese in tre stati “federali”?; il Nord, il Centro e il Sud.
II P.S. La Sicilia chiederà l’annessione alla Libia, la Sardegna chiederà l’annessione alla Spagna o alla Francia.
III P.S. Per quanto riguarda me causa i miei influssi musicali mitteleuropei ho sempre sognato di andarmene in un paese del Nord, primo perché soffro il caldo, secondo perché amo il freddo, terzo perché amo le donne del Nord, quarto perché amo certe lande sconfinate vicine all’oceano sferzato dal vento, sistemate alcune cose fra qualche anno probabilmente lo faccio, amo questo paese ma ormai comincia a starmi tretto, e negli ultimi anni alimenta una cultura che per certi versi non mi appartiene e in special modo in ambito musicale.
IV P.S. Prendo nota dell’autore.