Se vuoi che mi apra
batti forte,
forte un rintocco,
uno soltanto
per arrivare là dove inizia
il rito.
Batti e aprirò,
al tuo nome,
al giorno e alla notte,
a quel che rimane di me e di te
a quel niente di un viaggio
senza ritorno.
Batti forte.
La lingua
dalla gola all’inguine
ha già lasciato un solco
che seguirò
mentre ti dico addio.
Un addio lungo
quanto una fine
eternamente oscena.
FORTEultima modifica: 2009-08-28T10:18:10+02:00da
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Spesso le lavatrici sono sorde d’orecchio, come gli uomini.
Perché dannarsi per qualcosa che ha una fine?
Ogni fine è oscena, non esiste fine tranquilla altrimenti si userebbe un’altra parola al suo posto.
beh, mi stupisci, se non fosse per il timore che tu pensassi a qualche forma di mio autocompiacimento direi che t’è arrivato il “soffio”, non so se è cosa vecchia ma…a mio gusto m’assale dentro.
… tutto questo lirismo solo per una lavatrice… deve essere stato un rapporto molto intenso…
Ciao tutti