Mentre Alessia (vd. post precedente) è alle prese con allungamenti di mani, posso divagare, … tra poco andrò in suo aiuto. Capita però che nel frattempo quotidianamente succedano piccole ingiustizie, niente a che vedere con la gravità di certi avvenimenti ma che denotano comunque un dato di fatto incontrovertibile, ossia:
SOLO I CATTIVI VOGLIONO CONQUISTARE IL MONDO
Piccole ingiustizie quotidiane nelle parti più assurde dell’universo…
Immaginate ora un paese, magari sì… proprio il vostro paese, magari una cittadina sulla laguna, una bellissima città di mare con i gabbiani e i pescherecci all’orizzonte.
Voi vi appoggiate sulla fine sabbia ad assaporare la salsedine, i granelli di sabbia che si insinuano nelle parti più segrete del vostro corpo…, i raggi del sole ancora tenui ma caldi abbastanza da accarezzarvi la pelle. Tutta, tutta la vostra coscienza è abbandonata al piacere…
STOP!!! Basta!!! Che fate?
Sto divagando…, mi lascio trasportare dall’amore per la mia città, ma non è d’amore che devo parlare…
Riavvolgiamo tutto, ricominciamo…
Immaginate ora un paese…, potrebbe essere il vostro, uno qualunque, e non importa che abbia il mare e vedute straordinarie, è un paese con cittadini, un’amministrazione e, di solito, associazioni che operano nel territorio.
Associazioni varie, con obiettivi disparati, per es. …vabbé… un comitato composto da donne…
Queste donne non sono tante, poche, vanno e vengono e d’altra parte è un comitato, ha un’organizzazione instabile, però alcune rimangono, portano avanti progetti.
Ma torniamo al paese: in ogni paese che si rispetti c’è una radio locale.
La radio locale è quell’affare che quando siete soli a casa, o in macchina…, l’accendete e vi tiene compagnia, con canzoni, offrendo informazioni amene e, ogni tanto, allietandovi con programmi di approfondimento con l’esperto…, esperto di banane, arance ed albicocche.
Mica la radio locale può approfondire con esperti di gran richiamo! Naturalmente si parlerà dell’albicocco del vicino che non albicocca abbastanza.
Ritorniamo al comitato: quelle donne non hanno sede, nasce un’idea… , ascoltando la radio…, perché non andare a parlare in quella radio? Di donne, da donne, di tematiche femminili e non solo? Mica si può parlare solo di albicocche?
Due di loro, un po’ coraggiose, decidono di contattare l’editore e di andare in radio a portare la novella, che se non è patata, è comunque novella e offre un’informazione diversa, meno usuale, un po’ strana…sicuramente femminile.
Il programma inizia pian piano. Gli ascolti cominciano a crescere, merito anche di quel pazzo web, in cui la radio ondeggia come barchetta in mezzo a tempesta e merito anche di quelle due donne.
Alcune in città si fermano ad ascoltarle si chiedono: “Chi sono?”
Loro dalla radio rispondono: “Siamo il Comitato Donne…”
Alcune cominciano a sintonizzarsi ad una determinata ora nei due determinati giorni.
L’interesse aumenta.
Loro si divertono un mondo. Ah, sapete quando una non si vergogna e non ha paura, perché non teme nulla, solo se stessa e pensa: “L’Italia è un paese libero, io sono in un paese libero, il mio paese dentro il Paese è un paese libero!” e parla di qualsiasi cosa, senza bavagli, senza censura.
Certo, il direttore della radio qualche volta le riprendeva bonariamente per alcune esternazioni sul Governo, sul governo locale, sulla Chiesa ma le lasciava fare…, gli ascoltatori aumentavano ed erano contenti di sentire qualcosa di diverso.
LIBERTÀ, LIBERTÀ, LIBERTÀ era la parola d’ordine.
Voi a questo punto vi chiederete…, direte: “Embé, allora la vostra è un’isola felice, perché qui nel nostro Paese non succede mica così…, ci sono tentativi per imbavagliare l’informazione, per evitare le intercettazioni, scandali sessuali vengono insabbiati, le stragi rimangono impunite, la repubblica si affonda sul lavoro…”
Embé…, avete ragione…
E vi lascio immaginare come finisce in quel paese.
Riavvolgiamo tutto.
Beh, non te lo commenterò, perché già l’ho fatto. Ho riletto il mio commento al post su face e debbi dire che più che mai sono convinto che il vostro “capo” l della radio abbia approfittato di una per molti “plausibile” scusa
per togliersi di dosso due “collaboratrici” scomode.
Un po’ come l’11 Settembre, che se non ci fosse stato lo si sarebbe dovuto inventare! L’ho detta grossa? dici? ma garda che è così, basta saper guardare, basta rendersi conto che i veri sovversivi sono i reazionari, coloro che fingendo di ripristinare “ordine” tentano di demolire i pochi baluardi di ragionevolezza restanti.
Grazie del commento, ma sappi che se anche i cattivi vogliono conquistare il mondo esso resterà in eterno solo di chi ha fornito fandamentale genio ove noi ancora oggi ci appigliamo…
Il tuo patrimonio genetico? da sola? mi dicono dalla regia che se è misto è meglio… ho scegli tu o rischi quello di un cattivo
Jack direbbe “Not every cloud has a silver lining…”
http://www.youtube.com/watch?v=RX6QKJk541k
http://www.youtube.com/watch?v=NqkJSF_zrNk
E’ solo un paesino della Calabria dove vado da circa trent’anni.
Scusa se non leggo il post, ma sono in procinto di partire di nuovo e sono in ritardo. Un abbraccio.
Attenta che l’attuale racconto ho intenzione di continuarlo, quindi, ogni parola potra essere usata, e ogni atto di vita rubato. Ma non ti preoccupare, ho conoscenze in quella società, sono certo che non ti accadrà nulla.
I cattivi nascono dalla bruttezza invidiosa della bellezza, d’altronde in giro c’è parecchio cattivo gusto, che ce voi fà? Con l’accento sulla a!
P.S. D’altronde la bellezza non è mai disgiunta dalla perfezione formale, se vuoi riprenderti consiglio una sonata di Schubert, o di Mozart, o di Beethoven, oppure un notturno di Sciopèn…che si scrive Chopin e riacquisti il buon gusto…ergo, diventi buona, no cojona…mi raccomando!!!
II P.S. Ti lascio anche un po’ di pane (un’amichetta in milanese che sarebbe una rosetta in romanesco) per i prossimi giorni, m’hai fatto rivenì in mente “Marcellino pane e vino” che a me mi fa piangere ancora oggi…e dire che ormai so bello che attempato e l’età dovrebbe incattivirmi.
Dimenticavo, ho dato un’occhiata allametàditutto ma proprio un’occhiata ho poco tempo.
Boh, “fra” o “sulle” granatine alla liquerizia ci devo pensà.
P.S. Graffiante? Mai visto un pianista con unghie non tagliate a fil di polpastrello superiore.
E sì, d’altronde i pedali sono tre!
Un saluto per un buon inizio settimana.
Per me è stato un triste fine settimana
per la perdita di un caro amico.
Ciao da Giuseppe.
Grazie tante Giulia… un saluto caro a te.
… I am waiting again… maddai!
… and this is the sister
http://www.youtube.com/watch?v=QllLJ6XY0a8