16 Responses

  1. bruant
    at |

    Stamattina ho trovato un’ironia per strada, adesso so di chi è te la conservo io.

    Per quanto riguarda il racconto hai descritto come la donna ti frega, e ti fregherà sempre… Lui pieno di ideali, lottava, appena lei si è dimostrata con (maestria) malleabile al sesso, ecco, che tutto va al diavolo attirandolo nella trappola fatale.
    La potenza del sesso femminile no ha limiti.

  2. Limi
    at |

    Capisco, il gorgo del buco nero è sempre in agguato, ma mai perdere il sens of humor.
    P.S. D’altronde le scrittrici so’ logorroiche, è un dato di fatto, però poeticamente parlando la sintesi ce l’hai.
    II P.S. Inutile “scandalizzarsi” tira più un pelo di fica che un carro di buoi, o forse un treno di Trenitalia?
    III P.S. Ho sempre sognato una società senza famiglia e senza coppia, senza una società non ci sarebbe prostituzione che al contrario in una società assolve una funzione.
    IV P.S. Viva l’amore e il sesso libbbbero.
    V P.S. Per il racconto che campa di vita propria ripasso.

  3. Briciolanellatte
    at |

    L’ironia è come il gatto di casa. Se lasci sbadatamente aperta la porta di casa, può anche scappare

  4. fox
    at |

    bello e intrigante, come ho già avuto modo di constatare con altre tue opere. Hai scritto che fa parte di un racconto più ampio e ti chiedo: hai mai pubblicato qualcosa? Sei si, fammi sapere! 🙂
    per quanto riguarda l’ironia, sparita nello scarico del lavandino, posso solo consigliarti una cosa: quando a me ci cade qualcosa dentro, smonto lo scarico sotto e la recupero. Chissà che la tua ironia non sia rimasta incastrata nello sifone! 🙂
    Un salutone!

  5. Limi
    at |
  6. Limi
    at |

    Il mio modesto parere con variazione.
    http://liminare-206.myblog.it/archive/2007/11/24/il-gorgo.html
    P.S. Virgilio, quante volte lo devo scrivere sto’ commento???

  7. Limi
    at |

    …e certo, perché noi c’avemo tempo da perde con i vostri “CODICI DI SICUREZZA” Sicurezza de che???

  8. thewasteland
    at |

    … è giusto che ogni tanto l’ironia sparisca, oggiggiorno c’è molto bisogno di indignarsi… poi comunque ritorna, è necessaria quasi come un antidoto, perciò in questi giorni non usare l’idraulico liquido…
    (ripasso con più ore di sonno in faretra)*

  9. sergio
    at |

    la prima volta l’avevo letto talmente di corsa che non avevo capito nulla. Meno male che non te l’ho commentato, di notte e stanco. Oggi Sabato sono rilassato, e riesco a “leggere” nel tuo “raccontino” .
    Vorrei poterlo classificare fantapolitica…

  10. pulvigiu
    at |

    Bellissimo racconto.

    Complimenti Giulia.

    Buona domenica da Giuseppe.

  11. Maria Grazia Galatà
    at |

    Grazie innanzitutto !
    Ho apprezzato molto

    Maria Grazia

  12. haffner2
    at |

    Buongiorno a te Giulia e buon inizio settimana.
    E’ scomparsa per un po’ l’ironia?
    Non penso! Chi possiede il dono sottile e intelligente dell’ironia la ritroverà sempre, scommetto che è sul ciglio della strada che conduce al tuo bel mare.
    Un caro saluto.
    haffner

  13. fox
    at |

    credo che diventerò uno dei tuoi prossimi lettori: da come me lo presenti non posso proprio farne a meno! 🙂
    A presto!

  14. indian
    at |

    “Mi immagino… i riassestamenti di vestiti dopo la prostituzione di turno… tragici…”
    Esatto! un’atmosfera squallida ben rappresentata in film come “La caduta degli dei”, “Salò”, “Il portiere di notte”, certe parti di “Novecento” e via dicendo… la differenza è che in ciò che accade oggi non c’è arte (per quanto orrida), ma solo viscidume…

  15. fox
    at |

    E’ un rischio che posso correre, comunque! Non credo di rimanerne deluso! 🙂
    Buondì!

  16. penny
    at |

    Molto bella l’atmosfera di questo racconto, spero di leggere presto il seguito…

    L’ironia ha bisogno di pause per rigenerarsi… altrimenti rischia di trasformarsi in comicità.

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