29 Responses

  1. oroserio
    at |

    Complessità da “romanziera” … ben bene; ben bene… potresti incrociare i tuoi ultimi racconti, raccordarli con altri, e 270 pagine minimo di ammiccamenti, suspance, amori più o meno spinti e batticuori vari prenderanno vita, ma fai attenzione, se gli dai vita non resteranno per sempre parte di te, ma come i figli un giorno saranno posseduti anche da altri.

  2. tepepa
    at |

    Meraviglioso… lo sempre detto che l’uomo non capirà mai in fondo le donne, una natura molto complessa, ma intrigante da non poterne fare a meno
    in fondo poi rimaniamo confusi e felici.

  3. Sergio
    at |

    Assolutamente impossibile capire una donna. Il bello è che loro capiscono noi. Buon fine settimana…

  4. Limi
    at |

    Ripasso.
    P.S. Niente minigonne, scollature…che me frega, tanto io sono attratto soltanto da un “andamento ancheggiante”.

  5. indian
    at |

    non ci saranno altri problemi a Castellammare? Possibile!

  6. thewasteland
    at |

    (contento lui…!)

    Buona idea, da sviluppare, paradossale ma non trop… Che intrico!!! Mentre commento mi sono accorto che avevo pensato come soluzione a quello che nel racconto c’è già… bel colpo Giovanna!!!

  7. pulvigiu
    at |

    I misteri di una donna che a volte
    molto difficile per noi uomini interpretare.

    Buona domenica e complimenti per questa tua commedia.

    Ciao da Giuseppe.

  8. notimetolose
    at |

    Sono particolarmente arrabbiata. Una come la Giovanna non la si lascia così, sia chiaro. Protesto vibratamente. Ecco.

  9. notimetolose
    at |

    Anche io ho sempre pensato di non contaminare il blog con la pubblicità, ma dopo 7 anni di scrittura in rete mi sono detta: perchè no? Proviamo. Hai visto mai che mi metto da parte 2 lire per la vecchiaia?

  10. notimetolose
    at |

    No, non era organizzata da Virgilio, quelli manco si accorgono di me. Era organizzata da splinderiani. E ho detto tutto! Rido.

  11. notimetolose
    at |

    A me il banner non infastidisce, non so cosa ci metteranno dentro, ma non mi sembra che dirotti troppo l’attenzione dalle parole del blog. E poi provare costa così poco. E poi perchè non cambiare? Non fossilizziamoci. Che tanto alla purezza non ci si torna. Rido.

  12. notimetolose
    at |

    Tu mi devi scrivere un romanzo con la protagonista di nome Giovanna che non venga mai lasciata ma lasci e che si ritrovi così con un guazzabuglio di uomini da cui districa a malapena. Rirido.

  13. notimetolose
    at |

    “Siamo figli delle stelle, non ci fermeremo mai per niente al mondo” Ma chi ci ammazza a noi? Rido molto

  14. notimetolose
    at |

    Ossignur, sta ragazza inizia a preoccuparmi. Fa le cose prima che io le desideri.
    Che sia una paragnosta?

  15. fuser1
    at |

    Accidenti, dopo aver letto questo bel racconto devo fare ammenda e riconoscere che conosco bene i vini, bianchi e rossi, secchi, amabili e passiti, quanto alle donne son come un rosso vinificato in bianco, difficili da intepretere sia quando son giovani e dai sentori floreali o più stagionate e dunque al palato più strutturate.
    A questo punto sono in confusione: meglio mollare la passione della cantina o cercare nuove emozioni nella trasgressione?
    Ciao Giulia, a parte gli scherzi il tuo è un bel racconto, di quelli che lasciano chi legge “confuso e felice”.
    haffner

  16. haffner
    at |

    Ho letto soltanto ora il commento che mi hai lasciato sull’altro blog il 21.
    No, non sono arrabbiato, non v’è motivo per esserlo e poi…mica sono un ragazzino moccioso sai? Talvolta mi piace giocare come un ragazzino ma credimi, sono incapace di tenere rancori per le cose serie, figuriamoci per un commento su un blog.
    Con rinnovata stima, un caro saluto.
    haffner

  17. Nadia
    at |

    Ciao Giulia… tranquilla, poi mi passerà!
    Un abbraccio!
    Nadia

  18. fuser1
    at |

    Giulia, leggendo il tuo commento sembra quasi che io viva in cantina, che abbia bisogno di hudolin per lasciare la strada del vizio (l’alcolismo in questo caso). Rido!
    Devi sapere che appartengo a quella ristretta cerchia di italiani che amano il collezionismo di bottiglie di valore, dove occorre saper assaggiare e intepretare il vino, non sono un bevitore: per quelli va bene una qualsiasi soluzione idroalcoolica.
    Nella mia cantina conservo circa 250 bottiglie per un valore non inferiore a 20.000 euro, e percorrere le strade dell’alcoolismo a quei prezzi richiederebbe anche materialmente una disponibilità economica che non possiedo (pur dichiarandomi un benestante in relazione alle mie origini).
    Ma anche volendo strafare non riuscirei a conciliare l’abuso di alcool con l’attività alpinistica che richiede un fisico integro e una mente ben sicura.
    In soldoni ti lascio alcuni dati a chiarimento:

    – Ogni anno percorro in media circa 1000 km correndo a piedi.

    – riesco ancora a correre i 10000 metri in meno di 40 minuti (e correre a 14 km/ora significa far scoppiare una persona non allenata dopo solo un chilometro)
    – In montagna durante gli avvicinamenti alla parete riesco a procedere ad un passo equivalente a 800 metri di dislivello all’ora.
    – con gli ski roll mi faccio circa 1500 km/anno.
    – in bicicletta da corsa mediamente percorro durante il periodo primaverile- autunnale circa 4000 Km.
    – mi dedico ogni mattina, alzandomi alle 5.00, almeno 50 minuti agli esercizi di ginnastica svedese e a quelli di trazione sulle braccia.
    – ho un ritmo cardiaco a riposo di 46 battiti al minuto e una soglia massima di 172 battiti che mi consente di gareggiare nel circuito master italiano di sci nordico.
    Sono alto 179 cm e peso 64 kg, l’indice di massa corporea è del 23,8%, quello di massa grassa di 10,4% (ovvero poco più di 6 kg di grasso sul totale del mio peso).
    Non penso che un bevitore possegga simili prestazioni, altrimenti il 99.9% degli italiani deve dichiararsi bevitore incallito.
    Dopo questa lunga tiritera di dati non mi resta che salutarti affermando che per me non vale il vecchio detto: “nunc vino pellite curas!”.
    Buon pranzo e buon pomeriggio.
    haffner

  19. IL CORVO
    at |

    CIAO , TUTTO OK ?
    .
    MI SCUSO PER L’ ASSENZA …………. PERIODO CAOTICO , POCO TEMPO LIBERO .
    .
    SPERO DI RECUPERARE E DI FARMI PERDONARE .
    .
    UN GRANDE SALUTO .

  20. setteparole
    at |

    Un racconto intrigante nel quale le donne non è che ci facciano una gran bella figura. Giorgio, invece, per quanto un po’ allocco, alla fine è il più fortunato di tutti. In un colpo solo ha perso tre bugiarde e ha guadagnato la libertà.

  21. dust
    at |

    ” Ciò che non ha termine…
    non ha figura alcuna”
    Leonardo Da Vinci

    aggiungo
    che un buon piatto di pasta e un ottimo vino
    risulteranno tali se saranno digeriti bene.
    Ma l’importante comunque è digerire,
    sempre.
    ^__=

  22. fuser1
    at |

    Buongiorno Giulia, che il sole brilli sulla tua giornata.
    Sai cosa pensavo poco fa leggendo il tuo commento? Che hai ragione, quei vini sono costosi e si assaggiano al massimo una decina di volte l’anno con gli amici, o si omaggiano in occasioni particolari come uso fare io, (almeno metà di quel vino lo compro per farne un regalo). Per tutti i giorni un buon chinotto è una bevanda ideale, dolce-amara dalla personalità schietta che perdura nel tempo, quasi il contrario della coca cola, troppo melassata e reclamizzata.
    No, non scambierei mai un buon chinotto neanche per dieci coca cola, e non solo per il piacere della gola. Sai, dovrei spergiurare su quanto cantavo un tempo con i compagni in coro:” per ogni coca cola che tu bevi un proiettile all’america hai donato, e se il marine la mira non fallisce un’altro vietnamita è assassinato”.
    Teniamoci caro il chinotto e alziamo i bicchieri.
    Tanti saluti a te.

    haffner

  23. le agane
    at |

    ah beh, complimenti all’avvocato quarantenne poco attento ai segnali delle sue donne :-)))
    e carino il riferimento al friulano, un vino ottimo senza dubbio (conosco bene…)

    Cara Giulia ti auguro un buon fine settimana lungo e come vedi nessun lupo si azzarda ad azzannare una strega quindi posso anche andar per boschi senza timore:-)))

    :-)mandi

  24. pulvigiu
    at |

    Buona domenica Giulia, anche
    se c’è una grigia giornata.

    Ciao da Giuseppe.

  25. le agane
    at |

    non importa come
    quello che conta è che hai sorriso 🙂
    Buongiorno Giulia
    :-)mandi

  26. haffner1
    at |

    Ciao Giulia, che il sole e la brezza ritornino presto sull’acqua del tuo mare.
    haffner

  27. fuser1
    at |

    Scusa la mia testa di rapa, prima ho fatto una gran confusione con i nik.
    haffner

  28. raconteur
    at |

    … pubblicità curiose… mi fa subito venire in mente la signora Sobrino, magri come un grissino… non capisco che associazione ci sia… 🙂

  29. fuser1
    at |

    Buongiorno Giulia,
    ti ringrazio per il gentile commento e la premura riservatami che, in tutta onestà, penso di non meritare.
    Io sono un tecnico, ho una formazione scientifica, non sono un letterato e le poesiole e i racconti di montagna che scrivo sono creazioni ben modeste se rapportate ai lavori di chi, con passione e competenza, coltiva questa passione.
    Non ho mai pensato a una loro pubblicazione fuori dal blog, chi mi conosce sa che mi sentirei un po’ come Collodi in competizione con Omero.
    Vivo in una terra dove si respira ancora la presenza di Pasolini e i circoli culturali pullulano di poeti di grande caratura, a me basta vergare la carta con la stilografica per fissare le emozioni di qualche istante ad uso personale.
    Dove risiedo si tiene ogni anno un concorso nazionale di poesia con giurie tecniche di altissimo livello accanto a giurati popolari tra cui mia sorella che ogni anno mi dice: perchè non partecipi anche tu?
    La mia risposta è sempre la stessa: – se scrivessi per un concorso finirei con essere lezioso o cercherei di accanirmi sulla forma trascurando la sostanza, tutto il contrario della vera poesia.
    Per questo ti ringrazio ancora per aver pensato a me, ma coerentemente declino l’invito accontentandomi delle tue visite e dei commenti sempre graditi che mi lasci.
    Un caro saluto e la mia rinnovata stima.
    haffner/fuser1

Comments are closed.