Con questo post mi unisco all’appello dell’ASSOCIAZIONE AMICHE DI ABCD
QUI l‘appello:
“Dalle inchieste fatte risulta che siano 500.000 le donne che ogni anno sono “importate” o che sono fatte transitare in Europa da organizzazioni criminali e immesse nel mercato come merce. In Italia ci sono dalle 50 alle 70.000 provenienti dai paesi dell’Est europeo o dai paesi in via di sviluppo, costrette a prostituirsi. Di queste il 40% sono minorenni (dai 14 ai 18 anni). Oltre il 50% è di ragazze africane.
Prendere coscienza di cosa c’è dietro al mercato della prostituzione è un primo atto per aiutare queste donne a riacquistare dignità, per questo vi chiediamo di unirvi a noi per dire “NO ALLA TRATTA – NO ALLE SCHIAVE DEL MERCATO DELLA PROSTITUZIONE”.
…
Per partecipare invia una mail a AMICHEDIABCD@fastwebnet.it indicando come vuoi partecipare, allegaci il link del tuo sito o blog e lo pubblicheremo sul nostro sito, oppure l’adesione ad essere iscritta/o nell’elenco. Per tutti gli approfondimenti e aggiornamenti sull’attività di Isoke, ti chiediamo di consultare la pagina sul sito: www.amichediabcd.org
AMICHE DI ABCD – www.amichediabcd.org
FACEBOOK EVENTO http://www.facebook.com/events/315162525171447/ AMICHE DI ABCD – CAMPAGNA DI
SENSIBILIZZAZIONE SULLE VITTIME DELLA TRATTA
Per approfondire il tema:
CARITAS – TRATTA E PROSTITUZIONE
Documento “Prostituzione e Tratta, Diritti e Cittadinanza – Le proposte di chi opera sul campo”
I LIBRI DI ISOKE
I. Aikpitanyi e Laura Maragnani
Le ragazze di Benin City, la tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d’Italia, edito da Melampo
I. Aikpitanyi – 500 STORIE VERE sulla tratta delel ragazze africane in Italia, edito da Ediesse Materiali
Mi unisco all’appello e alla condanna della tratta della prostituzione in ogni angolo della terra.
Rispondo al tuocommento sul Campanile di Val Montanaia: sono salito su quel campanile d’estate e d’inverno, in cordata con il compagno e in solitaria in ogni versante, ad eccezione di quello Est.
Ho riproposto, per tua conoscenza, nel mio blog una parte delle vie in montagna che ho scalato, solo quelle oltre il quarto grado della scala U.I.A.A. e nei gruppi montuosi delle Dolomiti, Carniche e Giulie, lasciando da parte quelle sulle occidentali e centrali.
Sono più di cento chilometri in verticale e sommando i tempi hanno richesto quasi un anno intero in parete, con più di 38 bivacchi notturni in parete appeso ai chiodi.
Buon anno Giulia e tante cosebelle per te.
haffner
Ciao Giulia, avere te come amica (anche se virtuale ) vuol dire molto per me, sopratutto in questo momento difficile per me, perciò ricambio l’augurio con tutto il cuore
un bacio immenso…
Cara Giulia sempre attenta alle problematiche sociali.Io avrei qualcosa da dire, circa il prendere coscienza, anche sui clienti di queste giovanissime donne.Ma taccio, perchè è Natale e le parolacce a natale non si dicono.Tanti auguri belli anche a te e arrivederci al prossimo anno.
PS. L’albero è fatto con teglie da dolci degradanti inframmezzate da tegliette per zuccotti tutte della stessa altezza.Una testa di babbo Natale in cima,un po’ di palle rosse nei contenitori, luci tutte intorno e per quest’anno è andata così.
L’anno scorso era un albero fatto con le grucce della lavanderia, le mollettine di babbo Natale e le solite lucine. Pubblicai anche quella foto.
L’anno prossimo…speriamo di esserci. Baci
Anna
Buon Anno, carissima!
L’augurio per un buon inizio d’anno e in un climax costante, migliore fine del 2012. Intanto buonissime otto ore di fine 2011…
La riflessione sulla deriva sociale di questo mondo va avanti ormai da tempo – http://diaryofboard.blog.tiscali.it/2005/12/08/impera_la____nuova_eta___moderna_1573813-shtml/ – , ma costantemente mi interrogo su come sia possibile che ancora oggi sopravviva lo schiavismo…
Ecco perchè non bisognava mollare la guardia alla fine degli anni settanta, quando si era raggiunto il massimo della giustizia sociale, che ha potuto vivere di rendita per anni, figuriamoci se è il caso di farlo oggi che siamo sopraffatti dal capitalismo economico, ma anche “culturale”, o meglio dalla sua propaganda.
Lo schiavismo di massa può essere coltivato solo dall’ignoranza, non solo nei paesi del terzo e quarto mondo, ma anche negli stati a capitalismo avanzato, dove governi reazionari, come in Italia nell’ultimo ventennio, disincentivano lo studio e la cultura e affossano la scuola e l’università…
Visto come siamo ridotti, basterebbe che il 2012 ci portasse valori richiesti fin dal settecento: libertè, fraternitè, egalitè… Auguri!
Condivido questo tuo post e Auguro
un 2012 dedicato alle donne.
Ciao da Giuseppe.