15 Responses

  1. gianni_g
    at |

    mi è difficile commentare le poesie, ma mi lascio guidare dal ritmo dei suoni che richiamano alla memoria paesaggi ed esperienze

    1. giulia
      at |

      è la cosa più importante.

  2. thewasteland
    at |

    A momenti i Giannini superano i Rossi e i Bianchi… 🙂

    1. giulia
      at |

      Smemorato! 🙂

  3. thewasteland
    at |

    Molto originale questa poesia no-tav, perchè coglie aspetti laterali e particolari, pur nel contesto generale dei drammatici avvenimenti di un popolo per difendere il proprio territorio. Così l’ho letta… *

  4. indian
    at |

    …Se è scritta in età adolescenziale, è profetica!

    1. giulia
      at |

      Sono in perenne stato adolescenziale 🙂

  5. raconteur
    at |

    “La lotta strema le coscienze,/il conflitto indebolisce il pensiero……./non riconosce di aver innanzi una serpe”… Bello il contrasto, tra un avvio dubbioso nei confronti del contadino che si accinge a tirar le pietre e la scoperta della verità, l’arroganza del potere che ci entra in casa senza neanche chiedere il permesso.

  6. m
    at |

    Onore ai valsusini. Ci sono voluti venti anni di lotta perchè sempre più gente di qualsiasi parte dell’Italia, si sia resa conto che hanno ragione. Fino ad ora il potere era riuscito, con i suoi giornali, telegiornali e talk, a dare al resto del paese una informazione distorta, fasulla. Il no-tav nel nostro immaginario era poco meno di un terrorista, un black-bloc, un violento, mentre invece è popolazione comune, giovane e vecchia, che cerca di difendere la propria salute (dall’amianto), il proprio territorio dalla devastazione, l’interesse comune dallo sperpero di denaro pubblico.
    I politici, il governo, compresa quella cima di Monti, ottusamente, continuano a negare l’evidenza, e di fronte alla verità delle immagini, continuano a farneticare di terroristi e violenti.
    Ormai i Monti, la trinità Bersani-Veltroni-Alfano, sono del tutto screditati e fanno la figura delle tre scimmie, anche se continuano a parlare troppo…

  7. setteparole
    at |

    Non sono così attenta come dici tu alla realtà che mi circonda,ma certe cose non possono sfuggire.
    Spesso il conflitto nasce dall’incomprensione,ma molte volte sono la malafede e l’interesse a guidare le parole e i gesti.
    Peccato.
    Buona domenica anche a te

  8. Divago
    at |

    Ehilà…
    Ciao Giulia!
    Grazie per l’enorme complimento 🙂 ma a Thiene non mi ci farebbero nemmeno entrare :-))) .
    Non parliamo poi della frequenza di aggiornamento dei miei post!!

    P.S. Ho letto, eh… Anche se di bassa valle, sono valsusino e molto sensibile all’argomento!

  9. haffner
    at |

    Amica mia, cosa dire dopo aver letto questa poesia?
    Traspare razionalità e elegia, la melanconia per un mondo che pian piano se ne va e uno nuovo e inquieto che avanza trionfante, e proprio per questo borioso e invadente.
    Quel tubo di ferro che affonda nel cuore della terra sembra ribadire ancora di più la nostra arroganza, la volontà di potere e potenza che non conosce ragione.
    Eppure il tempo cammina e uno dopo l’altro anche questi scempi entreranno nell’ombra.
    Complimenti.
    haffner

  10. oroserio
    at |

    Qui ben descrivi le falle umane oltre i lamenti della vera poesia: la Natura…

  11. pulvigiu
    at |

    Una poesia di attualità per chi difende la propria montagna
    dai trafori inutili.

    Ciao da Giuseppe.

  12. Divago
    at |

    Io prendo tutto scherzosamente sul serio :-)))))

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