C’è un modo poetico di rappresentare l’amore, come una dolce gabbia, chiusa da lucchetti colorati.
Come nella foto, spesso si tratta di un “fiore di lucchetti”, un fiore avvelenato, naturalmente.
E’ come un bel mazzo di fiori che nasconde un inganno, una scatola di cioccolatini ripieni al cianuro, come quelle che si trovano in ogni buon “giallo” tradizionale.
Spesso ci scappa il morto o la morta (più spesso).
Sappiamo quanto dolorosa sia questa gabbia per chi è costretto a viverci dentro.
Un amore così non fa bene a nessuno.
Lascia che io sbagli
a vivere senza te,
senza temere errori.
Voglio essere incoerente
e imperfetta: su divani di idee
allegramente allungata.
Voglio sbagliare senza colpe
senza lacrime e voci interrotte,
voglio che il destino
s’illuda di sottomettermi
mentre giro l’angolo.
Lascia che io sbagli,
altrimenti quest’amore
è gabbia.
Bellissima, Giulia! E’ così! Anche su questo tema penso ci siamo uomini e umanoidi, cioè una specie in regressione, che ritorna ad essere bestia… Forse questo genere nuovo è anche riconoscibile e ci si fida troppo, come per certe belve, altrimenti non si spiegherebbe tanta crudeltà e tanta soccombenza… *
Ciao Giulia, bellissima piena di verità…complimenti
Si, cara Giulia, hai tutto il diritto di sbagliare. E anche di avere le idee confuse, se è per questo, sul Natale, sullo scrivere e su tutto il resto.
Un diritto che mi prendo anche io insieme all’incoerenza di cui spesso vivo.
Un bacio.
Io che non sono mai a mio agio con i commenti alle poesie non posso che congratularmi 🙂
Il tuo commento da me è stato piazzato… all’indietro nel tempo: “Back to the comment” :-)))
A forza de sbajà…
Per via di un qualche baco di MyBlog il tuo commento postatomi il primo dicembre compare tra uno del 25 novembre ed uno del 26, niente di grave :-))
Brava Giulia per queste parole che con dolcezza ci mettono di fronte alla differenza che ci deve essere tra animalità e umanità.
Un caro saluto.
haffner
La foto è nata da una serie di elementi fortuiti, sì, in essa c’è una relazione con la psicoanalisi, in particolare negli ultimi mesi mi stanno accadendo cose che hanno a che fare con “LA SINCRONICITA” di Carl G. JUNG, libro edito nel 1952.
P.S. Nella vita è tutto è molto più ricco e serio di quel che ci sembra.
Parte di questi accadimenti sono la risultante di quella foto, c’è molta “temporalità” in una probabile lettura espressiva della stessa, è molto fra le righe.
3, 2, 1, zero…VROOOOOOMMMMMM!
ciao :))))
48 volte grazie :-))))
Negazione dell’errore è crudeltà; la gabbia, purtroppo spesso, entriamo, noi, e buttiamo via le chiavi…
Ok, Giulia,non prometto niente, ma ci proverò.
Un saluto.
Grazie Giulia; No, assolutamente nessuna comunicazione; come del resto è stato in ogni concorso al quale io abbia partecipato. Ora dovrei partecipare ad un nuovo “Saffo”, sez. Casanova, pezzo diciamo pronto, però anche là con “il cuore di Efrosina” son rimasto deluso l’anno scorso, non perché devo vincere qualcosa, ma perché non ti si fila nessuno, neppure sai se è arrivato se è stato letto. Ma forse con questo quasi pronto ci faccio qualche altra cosa. Aspetto Venerdì… Un abbraccio, Sergio
Bella e veritiera la tua poesia,
in amore si rischia come entrare in
una stanza al buio e qualche volta si sbaglia
porta, ed proprio negli sbagli si rafforza
quando si trova l’amore giusto.
Buon fine settimana cara Giulia che qui
è tutta bianca.
Ciao da Giuseppe.
solo una vacanza di piacere, anche se non sapevo fino a che punto. La mia vita e’ completamente aperta, non so affacciata su che strade, boh. staremo a vedere.
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA
Lascia che io sbagli : CHI DICE DONNA