Fatta a pezzi,
derelitta,
povera Costituzione,
a un passo dal 25 aprile
di quest’anno senza nome,
in cui uomini
oltraggiarono la Liberazione.
Posso gettare ora la bandiera,
perché mai notte fu più nera,
posso gettare nella fossa
diritti e doveri
perché non m’appartiene
questa resa al potere.
Non mi sento vittima,
ora partigiana,
non mi adeguerò
a un assurdo status quo.
Qui giace la Costituzione della Repubblica Italianaultima modifica: 2013-04-20T23:55:00+02:00da
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Tutto ineccepibile…mi trovi pienamente d’accordo…siamo un paese ridicolo.
Resisteremo, questo è certo, ma dovremo trovare un orizzonte, una speranza, qualcosa in cui credere.Ora come ora mi sembra difficile non piegarsi agli eventi.
E’ tanto che non frequento più myblog ed i blog in genere assorbito dalla politica reale e da fb, mi fa però sempre piacere che ci sono ancora ben presenti molti amici di almeno un lustro fa. Ti lascio anche qui il controccomento lasciato dfa me ed aggiungendo che concordo con questo post.
“E’ ovvio Giulia che parlo della globalizzazione economica, quella che però i diritti universali li sta affondando nella melma. Oggi ti scrivo via web e questo sicuramente è un vantaggio incalcolabile in valore, ma in contraltare tante di quelle cose da farmi quasi rimpaingere i piccioni viaggiatori. A presto.”
Quando anche quelli che credevi – almeno un po’ – compagni ti tradiscono in modo così palesemente autolesionista e irragionevole, dopo anni di lotte contro un ducetto monopolista dell’informazione, solo per salvaguardare un po’ di potere (che dai fatti è quello che realmente gli interessa), beh… si può finire legittimamente in balia dello sconforto; soprattutto quando si deve osservare che alla gente non sono bastati venti anni di caimanismo per rendersi conto che è il caso di cambiare… Che fare? Occorrerà essere molto pragmatici e conseguenti e non fargliene passare più neanche una… non sarà facile, lo so.