Amo tantissimo un film, Notorious, l’amante perduta (Notorious) del 1946 diretto da Alfred Hitchcock, con protagonisti Ingrid Bergman e Cary Grant.
In questo film gioca l’inganno dei sentimenti.
Elena, la protagonista, cela i suoi veri sentimenti fino al momento finale, in cui, quasi in punto di morte, svela la verità del suo amore.
E’ magistrale questo susseguirsi di colpi di scena, di immagini, di segreti intimi e “di Stato” che si intrecciano.
I baci che non ti ho dato
sono immagini veloci
dal finestrino del treno,
sono i brividi di freddo
che non ho provato.
Mi avvicino guardinga.
Ti sfioro appena
per cogliermi vittima.
Quei baci che non ti ho dato
ricadono come petali
da un fiore spezzato,
si fissano immobili
come quadri sulle pareti.
Non ti darò più baci
per desiderare ancora
più di allora
i baci che non ti ho dato.
Bellissima,e anche molto, vera…
Chebella poesia Giulia! Se non erro sono tre anni che ci conosciamo virtualmente e di cose belle ne hai scritte tante, ma questa a mio avviso è la bella tra le belle.
Buona domenica.
haffner
Concordo sul film e sui baci. Baciamoci per sempre, senza staccarci mai, senza staccarci mai recuperando il tempo perso, frantumando il tempo rimasto.
Ma poi chi riesce a respirare? 🙂
No no… meglio a distanza! Ho bisogno di aria io!
Mica per niente il grande Gatsby è un uomo 🙂
Recentemente una giornalista, nel mio canale all news preferito (anche se risente pesantemente del cambio di direttore da un po’ di tempo), ha affermato che per scelta editoriale il tg non passa certe notizie di cronaca o le tratta in un certo modo, per scongiurare l’istinto imitativo (peraltro, secondo Aristotele, connaturato nell’uomo).
Allo stesso modo apprezzo l’arte di Alfred Hitchcock, purchè rimanga nel film e non si pensi di trasferirla con i suoi intrighi nella realtà, tanto ce n’è abbastanza di per se. Così è per la poesia, che ti conferma poeta talentuosa.
Per trasferire “Notorius” alla realtà occorreranno sentimenti franchi, per trasferirvi invece “I baci che non ti ho dato” basterà togliere il “non” al verso 14… 🙂
per fortuna lei e’ solo la faccia dell’agricoltura. La mente e le braccia sono altre e per quanto facciano schifo, sempre meglio di lei