CAMPO NOMADI A MESTRE…

DAL GAZZETTINO DI MERCOLEDì 4 GIUGNO 2008 

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Di nuovo incatenati ieri in via Vallenari esponenti del Partito della libertà, della Lega e del Comitato

Braccio di ferro sul campo nomadi
Presidio ad oltranza del centrodestra: «Durerà finchè Cacciari non torna indietro»
Mestre

770c53778b6513715c409add2af99f95.jpgContinua il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione sulla questione del campo nomadi («Chiamiamolo campo Sinti, i nomadi non c’entrano per nulla» puntualizza il sindaco Cacciari) di via Vallenari che dovrebbe spostarsi dall’attuale sistemazione sul lato di via Martiri della Libertà, dove esiste da decenni ma ormai vicino alle abitazioni, per occupare un apposito appezzamento sul lato di Favaro. Esponenti del Comitato “No nomadi nei centri abitati”, sostenuti da militanti della Lega e del Pdl, si sono nuovamente incatenati ieri mattina al cancello d’ingresso impedendo che maestranze e ruspe cominciassero a lavorare. I rappresentanti dell’opposizione comunale contestano il sindaco e chiedono che riveda le proprie decisioni. Di fatto che non destini i quasi 3 milioni di euro al nuovo campo dove saranno costruite casette a fianco delle roulotte.

Il sindaco Massimo Cacciaribfcf8f12734788518890574703122127.jpg non intende tornare indietro sostenendo che è necessario fornire condizioni di vita accettabili a persone che vivono nel nostro territorio da decenni, ricordando poi che questo intervento nel 1996 ottenne anche l’approvazione della Regione.

Mauro De Lazzari

Sulla vicenda della protesta contro l’insediamento del nuovo campo Sinti in Via Vallenari verso Favaro, oltre a sottolineare che i lavori sono regolarizzati da un bando pubblico e quindi pienamente legittimi, quel che più sorprende è la pressione politica di alcuni partiti come Partito della Libertà e Lega Nord che, con i loro rappresentanti in primis, si espongono ed appoggiano il comitato “No ai Campi Nomadi”.

 LA LETTERA:

MA QUI DOV’E’ ORA NON PUò PIù RIMANERE

Spicca fra tutti la persona dell’on. Corrado Callegari, rappresentante della Lega Nord nella provincia di Venezia, che si è esposto per protestare e contrastare l’operato del Sindaco Cacciari. Ma ci si chiede: perché si è fatto vivo solo ora?

Il campo nomadi di via Vallenari c’è sempre stato. E’ da 30/40 anni che i cittadini di questa zona e di quelle limitrofe sopportano i loro usi e costumi, le loro feste con musica altissima che dura tutta la notte, gli animali da cortile che sporcano un po’ da per tutto, le loro grida ecc.

Noi che li abbiamo sotto le finestre di casa lo abbiamo reso noto da un bel po’ di anni. Abbiamo parlato con il Sindaco, con l’ex assessore Murer, con l’assessore Simionato e i rappresentanti delle forze dell’ordine. La situazione è ormai insopportabile ed insostenibile.

Noi chiediamo solamente una situazione decorosa per i Sinti che permetta loro di vivere secondo le loro usanze in una zona a loro confacente dove possano comportarsi come hanno fatto fin d’ora senza però disturbare il vicinato.

Certo la permanenza del Campo Sinti nella situazione odierna non è più fattibile per le differenti abitudini che si manifestano tra i Sinti e i cittadini delle case accanto.

Il campo c’è sempre stato ma fino ad ora egli non si era mai fatto sentire. Perche? Perché fino a quando il campo rimane sotto le finestre degli altri cittadini a lui e agli altri cittadini che ora protestano non glien’è importato nulla? Bisognerebbe che il comitato di Favaro che ora protesta cambiasse il suo nome: “No ai campi nomadi sotto casa mia”.

Lettera firmata

LA REPLICA DI CACCIARI Il sindaco ripercorre l’iter del provvedimento e “assolve” Boraso : «È un cittadino e può manifestare»
«Anche la Regione era d’accordo»
Venezia

«I lavori continueranno, il campo Sinti si realizzerà». Lo ha dichiarato ieri il sindaco Massimo Cacciari commentando la protesta di via Vallenari. «Campo Sinti ha puntualizzato il sindaco e non campo nomadi, perché i nomadi non c’entrano. I Sinti sono cittadini veneziani a tutti gli effetti, di seconda e anche di terza generazione: i bambini vanno a scuola a Venezia, i Sinti lavorano regolarmente a Venezia, molti di loro nella raccolta del ferro per Veritas, pagano le tasse a Venezia, votano a Venezia.

«La costruzione del campo Sinti – ha aggiunto il Sindaco – è stata decisa nel 1997, con finanziamento dello Stato, che poi in parte non è arrivato, obbligando il Comune a ricorrere a risorse proprie per dare alloggio a cittadini veneziani, dalle tradizioni abitative particolari, insediati in un campo indecente, dal quale è necessario spostarli.

«La costruzione del campo Sinti – ha affermato Cacciari – è stata approvata da tutti i Consigli comunali, in questi ultimi dieci anni, e la richiesta di sospensiva è stata bocciata dal Tar. In democrazia, c’è un tempo per discutere, e un tempo per decidere, come del resto sta facendo il Governo per Napoli. La costruzione del campo Sinti è assolutamente e irrevocabilmente decisa, e quindi si andrà avanti».

«Quella della Lega è una iniziativa politica biecamente strumentale, che cerca di creare confusione, non essendo la situazione di Venezia paragonabile con quella di altre realtà in altre città, e cerca di creare l’incidente – ha concluso il Sindaco – Saranno cortesemente invitati a spostarsi… E noi andremo avanti».

Cacciari ha annunciato che il prefetto ha convocato un incontro per oggi al quale sono invitati anche i presidenti delle due Municipalità interessate, l’assessore competente e il comandante dei vigili urbani. «Quel sito è lontano dalle case, circondato dal verde, più facilmente controllabile – ha ribadito il Sindaco – mentre oggi questi cittadini si trovano in una condizione assolutamente incivile. L’atteggiamento dei leghisti è assolutamente incompresibile: stiamo parlando di un gruppo di cittadini, veneziani a tutti gli effetti, iscritti all’anagrafe, paganti le tasse, mandanti i figli a scuola, votanti, ma che vogliono vivere un po’ all’aperto, anziché in appartamento. Tutto qui. Io mi ero preso un impegno a risolvere questa situazione, anche nei confronti dei residenti della zona, e lo porterò a termine. La decisione è stata presa, indietro non si torna. Se domani i leghisti lo capiscono, bene. Se no, diventerà un problema di ordine pubblico».

E la partecipazione del presidente del Consiglio comunale alla manifestazione? «E’ un cittadino, fa le sue manifestazioni: nulla questio – risponde Cacciari – Se si fosse legato, la cosa sarebbe stata un po’ diversa. Nel ’96 anche la Regione approvò questo intervento. Il problema è che ora il vento è cambiato».

CAMPO NOMADI A MESTRE…ultima modifica: 2008-06-04T21:15:00+02:00da emmagiulia
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