CONCILIARE: MA SIAMO SICURE DI VOLER CONCILIARE TUTTO?

CONCILIARE: MA SIAMO SICURE DI VOLER CONCILIARE TUTTO? 
dovremmo essere in grado di essere buone mamme, brave lavoratrici, mogli perfette, cuoche sopraffine…Ma a chi concilia tutto questo? Sembra che le politiche per la conciliazione siano l’affaire principale delle donne. Ma sinceramente a me sorgono molti dubbi…fc77d1fd96b91541d76e533923c3d339.jpg
Per es. a me lavorare proprio non piace 🙂 Ridete, eh? Non l’avete pensato anche voi?
Fatto sta che Bertrand Russell diceva che sarebbero bastate 4 ore al max di lavoro per tutti per far lavorare tutti ed invece oggi nel 2008 ritorniamo alle 60 ore del periodo della rivoluzione industriale. Lavorano pochi e molto (uè, parlo di operai, mica dei popolari personaggi televisi che sgambettano o che blaterano nella nostra TV!!)
Conciliare: il desiderio più grande

16 giugno 2008

“Donne e Lavoro: la conciliazione che non c’è”: questo il titolo dell’indagine realizzata da Eurispes in collaborazione con le DonneEuropeeFedercasalinghe, presentata lo scorso 11 giugno a Roma.
Il sondaggio, che è stato realizzato tramite la somministrazione face to face di un questionario a 1.035 donne, rappresenta la prima indagine approfondita sui problemi e le aspettative delle casalinghe italiane: una fotografia minuziosa che sottolinea anche la costante difficoltà economica che grava sulle famiglie italiane, il desiderio di conciliare l’ambito della famiglia e del lavoro e la chiara consapevolezza che hanno le casalinghe di rivestire un ruolo importante.

Le donne italiane, siano esse casalinghe a tempo pieno o solo nei ritagli di tempo, sono «acrobate, divise tra lavoro, famiglia e figli»: così le definisce Gian Maria Fara, presidente di Eurispes.
La loro aspirazione più grande è quella di riuscire a conciliare tutto, anche salvaguardando il proprio tempo vitale e il proprio benessere. Dal sondaggio emerge, infatti, che il numero delle donne che si occupa sia della casa e del lavoro è cresciuto numericamente rispetto al passato.

Il 41,6 %, dichiara che dedicarsi esclusivamente alla famiglia e alla casa senza la necessità di lavorare sarebbe davvero un privilegio. Solo il 24,7 % ritiene, però, che fare la casalinga renda la donna libera e autonoma. Il 70,7 % ovviamente è convinta del contrario.
Nota fondamentale: per il 65,8 % degli intervistati il ruolo di “regina del focolare domestico” dovrebbe essere riconosciuto e valorizzato economicamente.

Dalla ricerca emerge una situazione chiara e prevedibile: le donne sono testimoni attive e protagoniste del cambiamento della situazione economica nazionale, in quanto sono quasi sempre investite del compito di occuparsi delle spese di primaria importanza per il mantenimento della famiglia.
Nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008 per il 92,5 % delle intervistate fare acquisti è stato sempre più oneroso, soprattutto per quanto riguarda i beni di prima necessità (pane, frutta, latte, ecc.).

Limitazioni, rinunce, cambi di abitudini. Le donne sono ‘pronte’ a tutto. La famiglia intanto cerca di risparmiare: niente aiuto domestico (65 %), niente viaggi (59,4 %) e annullate le cene al ristorante (75%). 
Tutto questo per non arrivare alla fine del mese con l’acqua alla gola. E se il 61 % afferma di riuscire a far quadrare i conti, difficilmente si mette da parte qualcosa da impiegare in un secondo momento. Quasi la metà delle donne intervistate (52,6 %) ha confidato che la propria famiglia è stata costretta a ricorrere ai risparmi messi da parte con tanto sacrificio.

«Le donne- ha concluso il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara – sono le uniche pronte, quando non costrette, a scegliere tra lavoro e famiglia. Il desiderio di conciliare ambito lavorativo ed ambito familiare emerge in maniera estremamente chiara e bisogna assolutamente trovare delle soluzioni.»

Sacha Lunatici

CONCILIARE: MA SIAMO SICURE DI VOLER CONCILIARE TUTTO?ultima modifica: 2008-06-19T22:30:00+02:00da emmagiulia
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2 Responses

  1. Valentina
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    Noi donne riusciamo a fare cento cose contemporaneamente facendo i salti mortali. Siamo quelle che fanno da collante a tutto e per tutti ma se ci stanchiamo buttiamo tutto per aria.

  2. giulia
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    hai ragione; ma perché dovrebbe finire tutto in aria? nn sarebbe meglio condividere senza rimpallarci le fatiche?

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