Mi arriva una telefonata in Spagna da una mia amica. Certo, si parla un po’ di tutto, ma alla fine mi chiede: “ma tu non ne sai niente!”
“Niente di che cosa?” rispondo io.
“Qui a Chioggia non si parla d’altro… Insomma, del prete che è stato fotografato dal marito mentre era a letto con la moglie!”- dice con accento sardonico la mia amica. “Il marito da qualche tempo sospettava della tresca, finché non è riuscito a scoprirli in flagrante e a fotografarli…in pose inequivocabili”.
Accidenti, che sangue freddo!, penso io.
Arrivo nella mia città e c’è un fermento insolito. Il prete, non ce ne sono tanti a Chioggia che hanno 53 anni e che insegnano sacra scrittura nella facoltà di Teologia di Padova…quello lo avevo indovinato anch’io stando in Spagna e peraltro l’avevo conosciuto, ma la signora…beh…su quello già anche qui a Chioggia qualcuno ha più di un sospetto…
Ma lasciamo perdere: non sono la moralista che va ad indignarsi delle marachelle altrui…., ma che non siano poi proprio questi preti o queste donne che frequentano mooooltoooo le chiese a voler dettare la morale…
Leggete infine quest’articolo tratto da Repubblica di oggi.
Come vedete alla fine è la donna ad aver tentato…:
parole sante
😉
come la parola del prete (quello colto in flagrante) che scrive l’articolo sulla Nuova Scintilla (giornale della diocesi di Chioggia) accanto alla lettera del Vescovo.
Il vescovo di Chioggia: “Ci sono persone che spingono il sacerdote a mancare al suo dovere”
Il marito aveva sorpreso la moglie in intimità col prete ed era andato dal vescovo a protestare
Il marito la sorprende insieme al prete
ma il vescovo invita a “non giudicare”
VENEZIA – “Non giudicate per non essere giudicati”. E’ ricorso alle parole di Cristo il 75enne vescovo di Chioggia Angelo Daniel, per giustificare il sacerdote sorpreso lunedi scorso in intimità con la moglie di uno dei fedeli. E nel paese è caccia all’identità del prete fedifrago.
L’episodio. La dinamica è da “pochade”: “lui” rientra a casa prima del previsto e trova “lei” a letto con un altro. L’altro è un prete, elemento anche questo nè nuovo nè originale. Anzi, un intellettuale, perchè il sacerdote colto in “flagranza amorosa” è docente di Sacre Scritture a Padova, alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale. Il marito è sconvolto – e fin qui tutto normale” – si sfoga con il cognato e insieme vanno dal vescovo a chiedere giustizia. per leggere tutto andate a http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/prete-sorpreso/prete-sorpreso/prete-sorpreso.html
… che farisei, ipocriti! Questo è il risultato del tanto sventolato “celibato dei preti”, ovvero libertà di scopare con chicchessia… Se sono “deboli”, allora che non ci spacchino le balle con il “celibato”… farebbero miglior figura e magari ci sarebbe qualche sacerdote in più…
Cosa spinga le donne sotto le sottane, questo invece è anocra un mistero… buffo…
ciao, Waste
ciao, come va? Son passata nel tuo blog, ma sembravi in vacanza.
Appunto, io non giudico, ma se penso che poi sono proprio quelli che vanno a legiferare sulla nostra pelle: ti ricordi del Mele, che se la spassava in albergo con donne e droga mentre la moglie era a casa incinta? Parlo di un parlamentare, non di una persona qualunque, un parlamentare dell’UdC, uno che parlava dell’importanza dei valori della famiglia…Ma forse si riferiscono sempre alla famiglia degli altri…
Sul mistero di Uccelli di Rovo, mah…, sinceramente lo troverei sacrilego e forse per evitare, da codarda qual sono, strali dal cielo, non oso pensare una cosa del genere…
un salutone, alla prox
“Non giudicate per non essere giudicati”, peccato che loro stessi (i preti) se ne dimenticano a volte… certo la colpa è della donna, come sempre. Uff! Una buona giornata Giulia 🙂
appunto, non c’è niente da giudicare. Forse si potrebbe dire che è stata ferita una persona, doppiamente tradita dalla moglie e dall’amico prete, e che qualcuno ha tradito i comandamenti in cui crede e il giuramento prestato. Nessuno dice che i preti debbano stare zitti o che tutti i preti si comportano male, però mi parrebbe per lo meno opportuno che nessuno, neanche quelli in abito talare, si ergessero a giudici della morale altrui.