Ieri è uscito il libro per Longanesi I LIBRI DI LUCA, del danese Mikkel Birkeggard.
trama: (fonte: http://buoneletture.wordpress.com/2008/09/26/i-libri-di-luca/ )
Nel cuore di Copenaghen, c’è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: I libri di Luca. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura.
Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c’entra forse la lotta di potere all’interno della Società Bibliofila? Il compito di Jon sarà quello di venire a capo del mistero. C’è un traditore fra i Lectores? C’è qualcuno che vuole acquisire i loro eccezionali poteri? Un thriller dal ritmo serrato in cui, insieme al protagonista, scopriamo quante sorprese possono attenderci ogni volta che apriamo un libro. Perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita…
Una trama così…mmh…, domani vado a comprarmelo.
Ho sottolineato solo una cosa: accidenti! talvolta i casi si assomigliano e tra realtà e fantasia i colori si sfumano. Insomma succede che all’Università di Napoli qualcuno fa il furbetto: che succeda che anche a Napoli ci siano dei veri “lectores” capaci di influenzare la mente e di far risultare nei verbali persone che non hanno sostenuto gli esami?
Insomma, Luca (nome fittizio) c’era o non c’era all’esame? Mi sa che Luca i libri non li ha mai aperti ma di sicuro eserciterà la professione di avvocato nello studio di papà…E poi ci chiediamo come mai qualche testa di… è riuscito a laurearsi!
Per leggere su esami fantasma vai su Repubblica: http://napoli.repubblica.it/dettaglio/Giurisprudenza-indagine-su-esami-fantasma/1519487?ref=rephp
Comunque non stiamo a parlar male dell’Università che se ci sente la Gelmini è capace di dire che vanno riformate e che se la riforma la fa lei…