CHI DICE DONNA

GRANDE MANIFESTAZIONE A ROMA

 Non sono iscritta al PD, e non sono neanche simpatizzante del PD, ma bisogna ammettere che Veltroni è riuscito a mobilitare tante persone, si parla di 2 milioni e mezzo, e guardando le immagini in televisione mi sembra che sia stato quasi quanto la grande manifestazione in difesa dell’articolo 18 organizzata dalla CGIL nel 2002.  Io c’ero, ed è stata un ‘esperienza bellissima e indimenticabile.

Ieri ci sarei andata anch’io perché non si trattava di manifestare per una sigla politica, anche se era stata indetta dal PD, ma si trattava di scendere in piazza contro questo governo che vuole distruggere lo stato sociale, quel welfare state nato proprio per distruggere la povertà, l’ignoranza e perseguire il bene di tutti.

Tre sono i pilastri del welfare: istruzione, salute e lavoro (con la previdenza sociale).

L’istruzione? Dice bene Veltroni quando accusa Berlusconi che per lui l’unica scuola è la televisione.

La ministra Gelmini parla di riforma della scuola: ma non esiste alcuna riforma quando non c’è alcun disegno pedagogico sottostante. Prima ci deve essere una buona programmazione, supportata dall’analisi del bisogno, delle risorse e da quelli che sono gli obiettivi e poi si può intervenire con la riorganizzazione. Col decreto Gelmini avviene il contrario. Prima si fanno i tagli, ad es. si dice che bisogna tornare al maestro unico nella scuola elementare, ma non si spiegano le motivazioni di tale scelta. E la motivazione non può essere allora altro che una ragione economica. E così si tagliano le ore di scuola: da 30 nelle elementari si passa a 24 ore, nei licei si tagliano 3 ore e non si spiega in quale disciplina, negli istituti professionali si tagliano 6 ore (forse i laboratori che dovrebbero costituire la parte qualificante degli istituti tecnici?). Tutto è nebuloso, tranne il fatto che vengono mantenuti i professori di religione, specie protetta dallo spirito santo e vengono REGALATI i soldi alle scuole private, contro la nostra Costituzione che disciplina diversamente la scuola pubblica e la scuola privata, che sono istituzioni obiettivamente diverse, e stabilisce che l’intervento educativo privato debba avvenire «senza oneri per lo Stato» (art. 33, c. 3).

Si dica chiaramente che l’unico disegno è quello di voler trasformare l’istruzione in un grande affare privato, e ritornare nella più grande ignoranza. Vi ricordate la famosa canzone “Contessa” di Pietrangeli? anche l’operaio vuole il figlio dottore… Non va giù, non va giù che tutti siano nello stesso piano, che tutti possano studiare e capire. Bisogna distruggere le possibilità che uno riesca con le proprie capacità. Qualche rincogl…nita, stile la ragazzina del PD, parla di abolizione del titolo di studio: ma lo sa questa povera imb..lle, che è proprio questo che si vuole raggiungere? Quando si parla di giudizio sulla base di competenze si arriva in un mondo astratto, e questo lo si può notare da quando sono stati creati i famosi “crediti“.  Le competenze, nonostante quello che può sostenere qualche psicologo, non sono misurabili in maniera oggettiva . Basti pensare che nel lavoro 3 sono le componenti importanti: il sapere, il saper fare e il saper essere. Il sapere, quell’insieme di conoscenze culturali di base, devono essere acquisite tramite una buona preparazione scolastica! Il titolo di studio sarà burocratico ma pur sempre è anche garanzia di trasparenza, come appunto è la burocrazia.

Se trasformeremo l’università in Fondazioni, come è dichiarato nella finanziaria di Tremonti, la ricerca verrà pilotata solo su alcuni campi che potranno avere un risvolto economico, ma la scienza non è un business!

Mi fermo qua, mi ci vorrebbe una vita  a scrivere questo post…

GRANDE MANIFESTAZIONE A ROMAultima modifica: 2008-10-27T08:24:00+01:00da
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