Non occorre avere un’intelligenza o un acume particolare per capire che mercoledì a Piazza Navona i giovani di estrema destra hanno ricevuto, non dico istruzioni dettagliate, ma che comunque sono stati lasciati liberi di agire indisturbati per attaccare con spranghe e manganelli i ragazzi del movimento studentesco, un’Onda Anomala, che non può ricevere nessuna etichetta se non quella della lotta per il mantenimento del diritto all’istruzione, e che con la sinistra condivide i valori dell’uguaglianza e dei diritti e doveri uguali per tutti.
E’ inutile negare che il decreto Gelmini, trasformato in Legge senza alcun confronto con l’opposizione, sia un mezzo per tagliare i fondi alla scuola pubblica, ben 1 miliardo e 400 milioni, soldi che verranno utilizzati senza conoscerne la destinazione. Purtroppo anche il referendum, trattandosi di disposizioni per lo più di carattere finanziario, potrebbe risultare vano. E Napolitano? Potrebbe anche non firmarlo e questo rappresenterebbe un segnale come è stato per la Legge Pecorella , non firmata da Ciampi e rimandata alle Camere, e che poi è stata dichiarata incostituzionale (aboliva l’appello, in caso di assoluzione o prescrizione in primo grado).
E’ inutile negare che non c’è nessun presupposto pedagogico e riorganizzativo nei tagli indiscriminati che il decreto farà nei confronti dei docenti e delle ore di scuola. Cosa sarà il grembiulino nero per tutti, a fronte di un taglio dei docenti, perché non si parla di maestro prevalente ma di maestro unico, e del tempo scolastico?
La mia maestra unica è stata quanto di più orribile può avere un bambino, una vecchia megera single, che ci rendeva rivali tra bambini in un clima di terrore.
E’ inutile negare che non si parla di merito nel decreto Gelmini.
Cominciamo da merito? Allora cominciamo a tagliare a partire da quei 32.000 insegnanti di religione, nominati dal vescovo, ma mantenuti dallo Stato, che non hanno altro merito che quello di essere vicini a qualche Parrocchia. E dire che l’insegnamento della Religione è un’importante materia, ma facciamo in modo che i docenti siano nominati tramite concorso, alla pari con gli altri.
E diamo il merito anche ai giovani ricercatori che purtroppo non potranno essere riconfermati a causa della L.133/08 che blocca le assunzioni.
Facciamo dei controlli su chi veramente si occupa di ricerca e che si dimostri la validità del loro lavoro.
Se proprio dobbiamo tagliare, tagliamo i soldi alle scuole private (che ne ricevono anche dai comuni e dalle regioni).
E teniamo presente che il futuro è nelle mani dei giovani. E questa è una LEGGE SENZA FUTURO.