CHI DICE DONNA

Censura!

A Milano è stato censurato il poster del Telefono Donna in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne. E’ un poster con l’immagine di una donna nuda, distesa sul letto, come  crocifissa, con una frase: “Chi paga per i peccati dell’uomo?”

  

  

A dir la verità, più che crocifissa, la donna appare abbandonata sul letto, ma l’idea fa riflettere e pensare e forse è questo lo scopo del Telefono donna.   

Da qualche giorno ho terminato di leggere:  

AMOROSI ASSASSINI

STORIE DI VIOLENZE SULLE DONNE
Genere: Libri
Editore: LATERZA
Pubblicazione: 06/2008
Numero di pagine: 265
Prezzo: € 16,00
ISBN-13: 9788842085140
ISBN: 8842085146

“Amorosi assassini. Storie di violenze sulle donne” è firmato da tredici giornaliste, scrittrici e saggiste del gruppo  Controparola. Tra di loro Dacia Maraini, Paola Gaglianone, Lia Levi.
Quello della violenza contro le donne non è certo un fenomeno marginale. Le cifre, secondo l’indagine ISTAT presentata il 21 febbraio 2007, sono da mattanza, da vero e proprio “ginocidio”: ogni anno un milione e 150 mila donne vengono maltrattate, picchiate, stuprate e uccise, a fronte di poche migliaia di denunce. Le violenze avvengono in contesti poveri e degradati ma anche in ambienti borghesi “insospettabili”. E a differenza di quanto sostiene la pubblicistica reazionaria, per lo più si consumano tra le pareti domestiche, per mano di padri, fratelli, mariti, amanti, ex fidanzati.

E tutto nell’indifferenza…

Mi rimane impressa la storia di una ragazza, forte, bella, Deborah Rizzato, violentata a 16 anni e poi molestata da quell’uomo che l’aveva violentata, uscito dopo qualche anno dalla prigione, fino a quando lui l’ha uccisa, senza pietà con sei pugnalate sullo spiazzo deserto del luogo in cui lei andava a lavorare…

E’ stato un grido di aiuto disperato, il suo, inascoltato nonostante le ripetute denunce ai carabinieri.

Perché? Mi chiedo? In certi casi vorrei la pena di morte. Perché come si è conclusa la funzione rieducativa della pena?

 Quest’uomo è uscito dal carcere ed ha ucciso la sua vittima. Ora quest’uomo avrà un’altra possibilità di vita, che invece è stata completamente tolta a Deborah. PERCHE’?

Non è possibile che le istituzioni salvaguardino un criminale e tralascino la vittima. E’ ingiusto!

 

fonte www.ansa.it POLEMICA A MILANO SU POSTER NUDA IN CROCE

 MILANO – Una donna nuda stesa su un materasso bianco nella posa della crocifissione. Per la giornata mondiale contro la violenza sessuale, il Telefono Donna ha scelto un’immagine shock che a Milano, pero’, rischia di restare nei magazzini invece di finire sui pannelli di affissione. L’assessore all’Arredo Urbano del Comune, Maurizio Cadeo, ha infatti annunciato che cerchera’ in tutti i modi di impedire che il manifesto di Telefono Donna finisca sulle strade.

 ”Faro’ tutto quanto e’ in mio potere – ha affermato – per evitare l’affissione del manifesto, di cui contesto il messaggio, che lede il sentimento religioso dei cittadini”. La donna raffigurata nel manifesto, che dovrebbe finire su 500 spazi di pubblica affissione del Comune, ricorda inequivocabilmente il Cristo in croce e sopra il drappo che le copre le parti intime campeggia la scritta: ”Chi paga per i peccati dell’uomo?”. ”Chiediamo all’associazione di ritirare il manifesto – ha attaccato Carlo Fidanza, capogruppo di An a Palazzo Marino – perche’ una giornata cosi’ importante non deve essere svilita da una provocazione del genere”. Ma lo spettro della censura ha subito agitato la classe politica milanese.

 ”Roba da medioevo – ha ribattuto Pierfrancesco Majorino (Pd) – se dovessimo applicare il metodo Cadeo in tv, dovremmo oscurare il 70% delle trasmissioni di Rai e Mediaset”. La nuova polemica riporta il clima politico al settembre dell’anno scorso, quando, durante la settimana della moda, un marchio di abbigliamento affisse per Milano numerosi poster, firmati da Oliviero Toscani, che raffiguravano il corpo nudo di una ragazza, martoriata dall’anoressia. Allora fu il sindaco Letizia Moratti in persona a tuonare perche’ il manifesto fosse rimosso. ”Chi censura e’ sempre un mentecatto – ha rievocato le polemiche di oggi e di allora, Oliviero Toscani – e se gia’ oggi c’e’ qualcuno che ride di lui, domani tutti lo derideranno, perche’ la censura e’ sempre passata per imbecille nella storia”.

Se c’e’ qualcuno che invece preferirebbe stare lontana dalle polemiche e’ Stefania Bartoccetti, presidente dell’associazione Telefono Donna, che dopo un primo via libera degli uffici comunali, aveva gia’ fatto stampare i manifesti con la donna in croce. ”Da cattolica – ha affermato – non ci vedo nulla di offensivo ne’ di blasfemo. Abbiamo scelto un’immagine forte per spingere le vittime delle violenze a uscire dal silenzio”. Resta ora da capire quale messaggio scegliera’ il Comune per la giornata mondiale contro la violenza, visto che l’assessore Cadeo e la responsabile dei Servizi Sociali Mariolina Moioli hanno deciso di realizzare un nuovo manifesto per occupare gli spazi di affissione pubblica a Milano il 25 novembre. ”Sull’odioso problema della violenza sulle donne – ha spiegato Cadeo – non dobbiamo abbassare la guardia e l’amministrazione si impegnera’ in prima persona, anche sul fronte della sensibilizzazione, con un suo manifesto”.

Censura!ultima modifica: 2008-11-15T10:03:00+01:00da
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