FONTE: LA REPUBBLICA
Palazzo Madama approva il progetto del governo. Franceschini: “Un danno per il paese”
Il Vaticano: “Basta criminalizzare gli stranieri. Norma che porterà dolore”
Il pacchetto sicurezza diventa legge
Sì alle ronde, la clandestinità è reato
Berlusconi: “E’ un provvedimento da me fortemente voluto che garantisce i cittadini”
Inasprite pene per gli immigrati. Dopo un lungo braccio di ferro con l’opposizione, la nuova legge impone un giro di vite sugli immigrati irregolari che da oggi rischieranno il processo. La permanenza nei Centri di identificazione temporanea per verificare
la provenienza dei migranti potrà toccare i 18 mesi (finora il limite era di 60 giorni). Una pena fino a tre anni di carcere è prevista per chi affitta case o locali ai clandestini. PER LEGGERE TUTTO CLICCA QUI
GIUDITTA, DI GUSTAV KLIMT
Ho chiuso gli occhi
Ho chiuso gli occhi.
In piedi, immobile,
con i capelli sciolti
osservavo come in sogno
il pugnale tra le mani.
Il corpo bellissimo dell’uomo, nel letto sfatto.
La mia mano tra i capelli, i suoi.
Un colpo netto non basta.
Due, è la sua testa nella mia mano.
Ho riaperto gli occhi.
Due occhi non bastano per guardare il mondo.
Così pensava una donna.
Non bastano due occhi
quando il mondo dimentica.
Mille pugnali
tra le mani
per cancellare sguardi
verso il mondo
pronti al potere, al dominio
in nome di un padre.
Due occhi non bastano per guardare il mondo:
così pensa una donna
quando guarda i suoi figli.
Il pugnale, allora,
dalle mani
cade.
(di Giulia Penzo)
In generale non so più cosa pensare, mi consolo leggendo nei tuoi occhi chiusi.
Non ho figli, non farei cadere quel pugnale.
ci sono sentimenti che fanno parte dell’umano, al di là dell’esperienza reale del parto, della maternità o paternità.
Però anch’io mi sono chiesta se, proprio perché madre, una donna non riuscisse in realtà ad affondare maggiormente la lama. Forse per difendere o difendersi, non per uccidere.
Nel 1820 Beethoven in uno dei suoi quaderni di conversazione annotava una frase di Kant: “La legge morale dentro di noi ed un cielo stellato sopra di noi”, ecco quel che pensavo ieri sera quando ho fermato la macchina in piena campagna mentre il cielo sembrava mi risucchiasse, le belle sono passate di moda, penso modernamente liquido, resta l’universale e la musica nel giro di 200 anni è l’arte che più d’ogni altra ha scavato dentro al senso della vita.
P.S. Sì, in effetti ha un che di “notturno”, d’altronde la musica la penzo, pardòn penso di notte, potrà sembrarti un paradosso ma per comporre serve il silenzio, possibilmente assoluto.
II P.S. Accettasi al massimo qualche fruscio di vento, qualche sirena lontana o l’eco dello scroscio variabile della pipì della signora di sopra verso le 2 di notte, ma ormai ce so abituato.
no comment… ma scritta bene.
… C’era una volta il popolo che sdegnato si sollevava… oggi non s’indigna più nessuno… e nella vostra Italia non ci sono nemmeno lanciatori di scarpe… e ne servirebbero…
@thewaste
vostra? mi deludi…, proprio voi che rispolverate concetti vecchi quale l’identità, razzismo allo stato puro!
Very awesome post! Truely.
Haha I’m really the only comment to your awesome read.