E’ arrivata la pace,
sventolando bandiere di guerra,
preannunciata da una buffa signora
dopo uno spot
breve di 45 minuti.
E’ arrivata la pace,
con l’alito pesante
di un tranquillo signore
che ha mangiato troppe parole,
spinate come piccoli pesci.
“Preferisco mangiare di magro”
– ha detto – “qualche salatino
ogni tanto
solo per stuzzicare l’appetito”
(Certi giurano averlo visto ingozzarsi)
E’ arrivata la pace,
colorata come una caramella
di gomma arabica.
Ad alcuni è andata
di traverso,
ad un altro – accidenti! –
è rimasto un pezzetto
tra i denti.
Se qualcuno lo bacia,
ne succhia ancora un po’.
Si dice
che un giorno,
tra le sue ossa
che dolgono,
talvolta prudenti,
troveranno quel pezzetto
di gomma arabica e,
forse un cane,
verrà a leccarlo,
e molto cordialmente
quel mucchietto d’ossa
lo lascerà fare,
giacchè la pace è di tutti
e, si sa,
BISOGNA CONDIVIDERLA.
E vabbè, famo pace!
P.S. Mi hai fatto ricordare che di questa bandiera c’ho una foto, la scattai sul terrazzo di un’amica mia, quasi quasi la rispolvero, no l’amica ma la bandiera.
Ciao, ti auguro di trascorrere un sereno fine settimana
Bacioni
Mary
I BAMBINI GIOCANO
di Bertold Brecht
I bambini giocano alla guerra.
E’ raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E’ la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Mi sa che ce n’è ancora molta di strada da fare……
ma chi glielo spiega a quelli che governano?
eh?
buon inizio settimana Giulia
🙂
mandi
Mi devo spostare?
uhmm
secondo me poi avremmo odiato il martedì
🙂
Ok amore. Ma che tipo d’amore. Di quale tipo non puoi fare a meno? Quello delle palpitazioni di cuore o quello delle scopate? Quello dei pupazzetti o quello dei brividi sulle labbra? Quello da una volta e via o da quello eterno? Che c’è la sua bella differenza.
Confesso: non amo il pesce, sono una carnivora, che si sappia nel caso di eventuali inviti a cena.
Mi ricordi una canzone di De Andrè:
Non era il cuore, non era il cuore, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero
Non le bastava quell’orrore voleva un’altra prova del suo cieco amore
Gli disse ancor “Se mi vuoi bene”, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero
Gli disse ancor “Se mi vuoi bene tagliati dei polsi le quattro vene”
Le vene ai polsi lui si taglio’, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero
E come il sangue ne sgorgo’ correndo come un pazzo da lei torno’
Gli disse lei, ridendo forte, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero
Gli disse lei, ridendo forte : “L’ultima tua prova sara’ la morte !”
E mentre il sangue lento usciva e ormai cambiava il suo colore
La vanita’ fredda gioiva, un uomo s’era ucciso per il suo amore
Ricordi?
Per amore di vanità! Moriva di vanità, non d’amore.
Anzi, rispondo anche qua, l’amore non chiede nulla, non dovrebbe chiederti nulla.
Mmmh. L’amore non chiede. L’amore si presenta spoglio, indifeso, l’amore sorride come un ragazzo alle giostre coi risvolti dei pantaloni arrotolati.L’amore è pronto a nascondersi se fai un passo falso e odora di selvatico. No, l’amore non chiede. MA è pronto a rispondere.
Ego absolvo te a peccata tua. Forse, l’importante, è averci provato.
Perchè mi hai parlato di amore eterno. E l’unico “per sempre” “eterno” che riesco ad immaginare è quello che ti consuma fino alla morte. Da li l’associazione con De Andrè.
Fosse per me io ti assolvo in eterno, per la chiesa solo quando ti penti. E da li’ partono i guai. Rido.
Quella che mi porto dentro di De Andrè è invece la canzone dell’amore perduto. Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole non ci lascieremo mai, mai e poi mai….. ma come fan presto amore ad appassire le viole, così per noi…. l’amore che strappa i capelli….
buongiorno a te mia cara Giulia
a dire il vero non sonnecchiavo ma preparavo i bambini per l’asilo
🙂
ti auguro una buona giornata e la auguro anche a me sperando che magari mi torni l’ispirazione …
alla prossima
🙂
mandi
Ma un cantautore allegro non c’è! Escludendo Rino Gaetano ovviamente ma quella è un’altra storia.
Già. Allora aspettiamo la vecchiaia per essere sereni. E continuiamo a tormentarci ora coi perché, i quando, i siccome lui, allora io, ma se fai così, non riesco a spiegarmi, tu non mi capisci. Sorrido.
Lo spazio astruso? Come vuoi, te la mando anche per e-mail ma la risoluzione nel fotoblog è migliore, credo! Ciao.
pacem in terris… poi vennero i “fratelli Bush”…