potessi percorrere,
anche con passo stanco,
perché vai lontano,
fratello.
Ti sembro diversa:
– dov’è la bimba con le trecce?
Fragile incoerenza,
quando le parole non servono
basta uno sguardo
da sopra o sotto il tavolo
– è l’altezza che ci inganna
per ritrovarsi bambini
quando tu, impavido acrobata,
sopra la fune
volteggiavi felice
come fanno ora
i miei figli
nel grande circo
immaginario (della vita)
Trecceultima modifica: 2009-12-17T21:10:00+01:00da
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