22 Responses

  1. thewasteland
    at |

    com’è che “di là” è sparito?

  2. thewasteland
    at |

    condivido il tuo appello, non sono invece sicuro del risultato…
    Anche secondo me il termine è offensivo e non per la parola in se, ma per il significato che ha assunto nel tempo e soprattutto ora che molte donne lavorano, dunque il termine assume una valenza dispregiativa, per capirci come quando si dice negro, inece che “di colore” (non che quest’ultimo temine sia migliore, ma il primo sicuramente viene usato per offendere)… Idem dicasi per casalinga… Cercare alternative potrebbe essere peggio del male, già si usa “donna di casa” che non migliora le cose… Il peggio è che il termine viene ancora usato nei documenti ufficiali… Ecco questo potrebbe essere un risultato ottenibile, visti i recenti pronunciamenti della Corte di cassazione: non fare più uso del termine nei documenti ufficiali… Se uno non lavora è non occupato, non casalinga/o…
    Questa società dubito che riesca a farne a meno, potrebbero cominciarlo a fare almeno le persone intelligenti…
    Sono scettico sulla ricerca di termini alternativi, sia perchè non ne vedo l’utilità se, appunto, per il genere maschile non si sente l’esigenza di avere un termine analogo; sia perchè i termini alternativi sono a volte più offensivi di quello originale, basti pensare alle varie sostituzioni per il termine matto… malato di mente, ecc. o per gli handicappati… portatori di handicap, disabili, diversamente abili ecc. o per i luoghi di cura… Centri di igiene mentale… e via discorrendo

  3. giulia
    at |

    Sì, sono d’accordo. Non occorre trovare un termine alternativo, appunto perché “casalinga” ormai lo considero un contenitore vuoto, non rimanda a nessun significato.
    Come dici tu basterebbe non usarlo perlomeno nei documenti ufficiali e poi lasciare alla sensibilità delle persone e alla trasformazione naturale linguistica.
    Tuttavia non capisco quando ti scandalizzi per la sostituzione di termini che ormai erano considerati offensivi perché avevano acquisito un’accezione negativa. Ad es. handicappato, ormai era utilizzato anche nella quotidianità per definire “stupido”, “poco intelligente”, in modo spregiativo. Il termine “con disabilità”, o “diversamente abile”, sposta l’handicap sul piano dell’abilità. Anche se in effetti quel “diversamente” ha posto parecchi punti di domanda nell’ambito della pedagogia speciale.
    Vabbé che in questo settore tu sei un conservatore… 😉

  4. thewasteland
    at |

    ho capito oggi non si mangia e non si dorme 🙂
    prova ad immaginare cos’è per un estremista esser chiamato conservatore…
    La mia osservazione non significa che “handicappato” abbia un valore positivo, ma notavo che le alternative non sono migliori e sono state bocciate una dopo l’altra dagli stessi “altrimenti abili”, insomma non se ne esce… (non ti dico che scherzavi, altrimenti mi dici che dicevi sul serio… insomma per non saper nè leggere nè scrivere, dirò: quando mai io sono pedagogicamente conservatore, ovvero conservatore pedagogico… sono un fan di Rousseau da quando ero in fasce [si lo so, oggi parte delle sue teorie sono etichettate come maschiliste, ma il problema è che trattandosi di uno dell’età dei lumi, è ancora oggi molto più avanti di tanti viventi nel 2010]…

  5. indian
    at |

    Si il termine è quello… ti spiego… da un po’ di tempo uso scostare un po’ il titolo del post dal cntenuto… questo lo individuo con il sotto titolo… La cosa è nata per caso, poi ho continuato, forse perchè i contenuti non sono popolarissimi, non so…
    Nella fattispecie ho ripreso il titolo di una commedia teatrale molto bella di una compagnia sarda “Medas”, dal titolo “Schinitzus po Casteddu”, dedicata alla storia di Cagliari e ai suoi personaggi cittadini del passato, gente comune…
    Non so se ho capito bene il tuo riferimento alla legge Salica… però preciso che in Sardegna, appunto, non funzionava, cioè era ammessa la discendenza femminile (vedi Eleonora ecc.)… Nel nostro caso, benchè come dici tu, il d’Este prese di mira Maria Beatrice per gli scopi che intuiamo… siccome i Savoia erano della stessa razza del nostro premier, in dispregio agli Stamenti venne comunque applicatala legge Salica e divenne re Carlo Alberto…
    Rammarico storico dunque… pensa che forse con Maria Beatrice regina la storia avrebbe avuto tutt’altro corso e magari oggi il Giullare lavorerebbe al Bagaglino e non a palazzo Chigi… buona notte quarter

  6. agàne Athena©
    at |

    passo di fretta e non riesco a leggere il racconto ma la premessa si che l’ho letta in quanto io sono proprio quella casalinga della definizione e odio questa parola alla morte
    🙁

    per ora buon fine settimana
    appena ho espletato ai miei casalinghi doveri torno
    🙁

  7. liminare_206
    at |

    E col casalingo come la mettiamo? Il prossimo mese licenzio la Colf, ormai tutto costa troppo e che che ne dica Tremonti la crisi durerà almeno per altri dieci anni…accetto scommesse!
    P.S. Che fai svolazzi?
    II P.S. In questo momento vorrei essere un piccione, di quelli belli grossi svolazzante su Piazza San Giovanni, e ops, con una frittata intelligente (leggasi bomba intelligente) centrare in pieno la pelata del Presidente dello Sconsiglio.

  8. MistiKa
    at |

    Onestamente il termine casalinga non mi piace lo trovo svuotato di senso e anche limitante.
    Buon sabato Giulia un’abbraccio sincero.

  9. raconteur
    at |

    … mi manca questa emozione del tiro con l’arco… devo rimediare…
    Vedo Alessia nella rete… e meno male che in lavanderia non è successo niente…

  10. liminare_206
    at |

    Dunque, mi sono lanciato in picchiata dalla balaustra delle statue, ho lanciato ma il “Picchiatore della Difesa” eroicamente a fatto scudo con la sua capoccia a quella del “Presidente dello Sconsiglio”, quindi la fritta se l’è beccata lui.
    P.S. La prossima volta dovrò tener conto di queste variabili di “valore”.

  11. nowhere_man
    at |

    Sono pronto a firmare il tuo appello, anche se mi sembra che il termine stia morendo di morte propria. Le nuove generazioni lo ignoranoe comunque non lo usano. Quanto alla tua domanda da me, la risposta è no. Non credo affatto che l’anima sia indenne dalla vendita del corpo. Grazie della tua visita

  12. agàne Athena©
    at |

    finalmente ho letto anche questa deliziosa puntata
    :-))))))))))))))))))
    buongiorno EmmaGiulia
    e buon inizio settimana
    e buona primavera
    :-)mandi

  13. noti
    at |

    Uffa ma perchè? A me piacevano gli spazzini e trovo assurdo gli operatori ecologici. Cosa c’è in casalinga che non va? Sta moda di cambiare i mestieri da cosa viene? Uffa uffa uffa.

  14. noti
    at |

    Crescere è difficile, ancora più difficile senza una guida. Se cadi e ti fai male devi arrangiarti. Ma serve, mio Dio, se serve.

  15. setteparole
    at |

    Più che abolire il termine, io definirei meglio la funzione (con tanto di stipendio, appunto). E chi, oltre a lavorare, continua anche a fare la “casalinga” in quel caso come si definisce? forse, tutto sommato badare alla casa e fare faccende è un hobby… o no?
    Intanto continuo a leggere la tua storia.

  16. setteparole
    at |

    Tanto per connotarmi meglio: ho anche una nipotina e a lei mi sono ispirata.

  17. haffner2
    at |

    Se questo post lo leggesse mia mamma, che tra poco compirà ottanta anni, andrebbe sulle furie. Non uso mai il temine “casalinga”, sono trascorsi gli anni ma non potrò mai dimenticare la Teresina (così si chiama mia mamma) che per trent’anni si alzava alle sei del mattino, accudiva la casa e poi andava di corsa nel laboratorio artigianale di famiglia: 8-12.30, 14-19 per poi rientrare a casa e rivestire i panni di madre, moglie e badante nei confronti dei nonni.
    No, decisamente casalinga gli andava stretto, di ventiquattro ore almeno 16 in piedi al lavoro, le restanti otto poco per se…e poco per poltrire a letto.
    Grazie del gentile passaggio, tante cose belle per te.
    haffner

  18. indian
    at |

    … ti tolgo dal 17…

  19. thewasteland
    at |

    … conservatore… ancora?!
    mmmh… però qualcosa da conservare la avrei…

  20. raconteur
    at |

    Alessia è una grande sportiva: arco, nuoto, ciclismo, pallavolo, pugilato, lotta libera…
    Ricordami i vescovi ogni tanto, prima o poi sarà la volta buona…

  21. noti
    at |

    Ma la casalinga non è quella che gestisce i soldi di casa? Facciamo invece che ci si fa furbe e si fa la cresta. Calcolando che è tutto nero ci salta fuori anche un fondo pensionistico. Che si vuole di più? Rido.

  22. cassandrasdreams
    at |

    prima o poi ritornerò in me, ritornerò a leggerti…
    per ora ti lascio un affettuoso saluto.

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