26 Responses

  1. sergio
    at |

    Una mia amica gestice insieme ad una altra ragazza una libreria per bambini: Il libro incantato. Non ho potuto far a meno di pensarci. Lei mi chiese se anche io avrei scritto una fiaba o qualcosa di simile. Ci ho provato ma sinora ho solo abbozzato qualcosa. Mi resta difficile, non so…
    Ma le consiglierò di leggere qesta tua. Magari la pubblichi in un libricino, la leggiamo ai bambini: è stupenda!

    P.S: mi occorrerebbe un consiglio da questo mago, mi fissi un appuntamento?

  2. bruant
    at |

    Ciao cara, bhe io d’estate leggo…e appunto ho letto sonom piemanente d’accordo con quello che hai scritto prima della favola.
    Secondo me se il re e la regina invece del mago delle rocce chiamavano madonna, le minimo avrebbe comperato due o tre bambini qua qualche paese sperduto nel mondo e d sarebbe finito meravigliosamente.
    Un abbraccio caloroso.

  3. haffner2
    at |

    Brava Giulia, ho letto questo simpatico racconto pentre sorseggiavo il caffè di mezza mattina in un momento di pausa.
    Meglio di Gianni Rodari, e poi vuoi mettere il finale con un mago delle rocce che dorme tranquillo senza bisogno di Azaperone?
    Sicura che non faccia uso di Benzodiazepine?
    Un caro saluto e buon fine settimana.
    haffner

  4. limi
    at |

    Essere mammà e papà…di questi tempi è un terno a lotto, i bimbi finiscono dentro le lavatrici.
    P.S. Mai provato il succo di limone come dopobarba? Altro che cosmetici…ah, dimenticavo che sei chidicedonna.

  5. pulvigiu
    at |

    Buon fine settimana di
    questo agosto caldo.

    Ciao da Giuseppe.

  6. Sergio
    at |

    Ci risiamo! L’amore pare risolva sempre tutto! Il problema è che ce n’è davvero poco in giro. Anche se… mai dire mai. Un saluto…

  7. nowhere_man
    at |

    Excusatio non petita accusatio manifesta! Ci mostriamo sospettosi verso le favole, leggi i sogni in odore di illusione, eppure sappiamo bene che il nostro più profondo desiderio è di continuare a raccontarcene, di continuare a sognare una prospettiva migliore per noi e per l’umanità, dove l’happy end no è una chimera ma un iobiettivo perseguibile. Grazie di essere passata da me (m.)

  8. INDIAN
    at |

    … quando vedremo tre prugne che segno sarà? 🙂

  9. thewasteland
    at |

    … ma è tua la favola? hai inserito delle novità? …questo mago delle rocce che ha bisogno di azaperone… Quante morali ci sono in questa favola?

  10. raconteur
    at |

    …vivere nei limoni, è meglio che con il noto …xoni…

  11. giulia
    at |

    Gentilissimo thewaste,
    chi vuoi che l’abbia scritta?
    Da noi si risponde: “quello in calle de là!”

    Le morali sono 3 come i limoni, e meno male che non sono 2 come i …
    SALUTONI 🙂

  12. Limi, molto allegro quasi precipitato
    at |

    Ciao, so’ quello in calle de giù, lato Tirreno Centrale prima de Ostia.

  13. setteparole
    at |

    Ti confesso che la fiaba non l’ho letta ( e non è escluso che tornerò per farlo…), ma mi è piaciuta molto l’introduzione che in parte condivido anche se, forse, avere sempre i piedi per terra, su questa terra poi, non fa bene al vivere.
    PS. Grazie per il graditissimo link. Io trovo che quell’attrice fosse davvero una bomba. E poi, mi sembra così “moderna”…

  14. noti
    at |

    E chi non ha bisogno di credere alle favole? E poi, chi l’ha detto che, il lieto fine non chiuda le storie reali? Come dice quella smandrappata della Ventura? Crederci sempre arrendersi mai!

  15. noti
    at |

    P.S. Accetto solo premi in danaro. Che si sappia. Rido.

  16. limi
    at |

    Certo che oramai stamo proprio fuori di testa, Vivaldi come inno regionale, i tuoi conterranei se so’ dimenticati che l’hanno fatto morì de fame a Vienna e che oltre tutto ha fatto pure la fine di Mozart in anticipo di mezzo secolo…dentro una fossa comune.
    P.S. Come se dice a Roma: “manco a lì cani!!
    P.S. Qualcuno mi spieghi questa semplice equazione? Perché globalizzazione = più tribalizzazione, e certo che il mercato libero non l’abbiamo voluto noi, c’è stato imposto; so’ proprio curioso di sapere che gli racconta Bossi agli operai che tornando dalle ferie troveranno le “loro” fabbriche chiuse.

  17. limi
    at |

    Certo che oramai stamo proprio fuori di testa, Vivaldi come inno regionale, i tuoi conterranei se so’ dimenticati che l’hanno fatto morì de fame a Vienna e che oltre tutto ha fatto pure la fine di Mozart in anticipo di mezzo secolo…dentro una fossa comune.
    P.S. Come se dice a Roma: “manco a lì cani!!
    P.S. Qualcuno mi spieghi questa semplice equazione? Perché globalizzazione = più tribalizzazione, e certo che il mercato libero non l’abbiamo voluto noi, c’è stato imposto; so’ proprio curioso di sapere che gli racconta Bossi agli operai che tornando dalle ferie troveranno le “loro” fabbriche chiuse.

  18. Limi, andante molto accaldato, quasi soffocato
    at |

    Mi si è clonato il commento.

  19. Limi
    at |

    Non c’è passione infatti in quel minuetto, è una lezione di armonia e contrappunto…la musica appunto, quella “assoluta”.
    P.S. Se può consolarti sappi che Bach “per esercizio” ha trascritto parecchia della sua musica e fu fortemente influenzato dalla forma del concerto vivaldiano, ma in generale la sua musica influenzò parecchi compositori del suo tempo, soprattutto tedeschi, tra cui appunto Bach, poi Pisendel e Heinichen.
    II P.S. Marchionne? Lo stanno a pagà per creare un “precedente storico” tipo l’abolizione della scala mobile.
    III P.S. Al PD se stanno a fa’ un sonno…e ora di cambiare musica.

  20. Limi
    at |

    Dunque, domenica ero in compagnia di un paio di libri fra i quali il tuo, ho pranzato in un ristorante con terrazza sul mare, ‘na goduria che manco t’emmaggini…finito il primo aspettavo il secondo, una frittura di mare con insalata esclusivamente verde. Arriva la frittura, c’erano parecchi calamari, mi preparo per la prima inforchettata, neanche il tempo di farlo e un calamaro apre gli occhi, io invece gli occhi li strabuzzo…riguardo paralizzato, lui mi riguarda sbatte le palpebre e mi riguarda, il tempo di fare nulla, spicca un salto e lo vedo volteggiare felice e infine precipitare giù, sul pavimento schiantarsi scricchiolando (d’altronde era impanato e fritto) come se volesse schiaffeggiare la vita. L’ho visto guadagnare la spiaggia velocemente, poi la battigia, infine inghiottito dalla prima onda disponibile al momento. Inutile dire che anche gli altri suoi compari di piatto hanno fatto la stessa cosa. Dimme te, com’è possibile???
    P.S. Il vino era buonissimo ma non ero ubriaco.

  21. Limi
    at |

    Il tuo libro era in compagnia degli “Aforismi di ZÜRAU” di Franz KAFKA…ti garba?
    P.S. La prossima volta ti metto in compagnia delle “RICETTE DI FRATE INDOVINO”.
    II P.S. Oggi vongole, indovina un po’…alla prima forchettata se so’ richiuse, dimme te, come è possibile?
    III P.S. NICHI FOR PRESIDENT.

  22. Limi
    at |

    Niente scherzi, sono sempre io, Nichi è uan persona che va ascoltata ha delle idee e di questi tempi non è poco.

  23. Limi
    at |

    Leggasi…una.

  24. pulvigiu
    at |

    Bel racconto ^__^

    Ciao Giulia buona domenica.

    Giuseppe.

  25. Dì! Vago...
    at |

    Ciao!

  26. le agane
    at |

    le favole son come il pane, non se ne può fare a meno neanche da adulti :-)))

    riguardo ai sassetti, se ti piazzi a meno di un metro dall’acqua non serve camminarci sopra…:-)))))
    Buona nuova settimana EG
    :-)mandi

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