15 Responses

  1. penny
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    Chi li possiede tutti quei difetti è equiparabile a chi totalizza zero al totocalcio: vince comunque. :o)

  2. bruant
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    In fondo basta così poco per cambiare idea… lo sbaglio è avere degli stupidi pregiudizzi prima… ed è vero e bello che ci siamo delle donne…

  3. thewasteland
    at |

    Questo breve racconto è meraviglioso, quanto reale… succede davvero così…
    Siano quello che siano, loro hanno tanta dignità e sono migliori cento volte di chi le disprezza.
    – “Vuoi anche tu?”, le chiese, con un sorriso… – da qui in poi mi hai commosso… Vi abbraccio!

  4. raconteur
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    bellissimo brano, didattico, e in più impreziosito dai particolari, sei maestra in questo…*

  5. indian
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    … quella voce maschile, forse anche “cattolica”, è indietro almeno duemila anni…

    “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”.
    (Luca 10, 30-37)

    E Gesù disse loro: «In verità vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
    È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.
    (Matteo 21, 31-32)

  6. M.
    at |

    Ci sono stati dei periodi nella storia dell’umanità, alcuni molto vicini a noi, in cui sembrava che il razzismo fosse stato sconfitto, parlo di tutti i razzismi, cioè di qualsiasi discriminazione tra esseri umani. Con gli anni ottanta del secolo scorso è iniziata l’inversione di tendenza, fino ai momenti “pre-nazisti” che stiamo vivendo…
    Che fare?
    Non è semplice, tuttavia sono semplici i rimedi, alcuni: educare le nuove generazioni, incrementare la lettura e la cultura, diffondere i libri come noccioline, debellare il capitalismo e ogni ideologia che propagandi la disuguaglianza, lobotomizzare Brunetta e quelli come lui…………… e via dicendo…

  7. fuser1
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    Ecco, questo è un racconto che mi piace, che lascia chi legge a riflettere su ciò che ha letto. Ahimè, l’intolleranza dilaga sempre più in questa società che sembra segnare il declino dell’uomo, dove nuovi o mai sopiti egoismi trovano terreno fertile, dove il “penso dunque sono” cede il posto al “sembro dunque sono”
    Abbiamo il dovere morale di combattere ogni forma di diseguaglianza e prevaricazione.
    Un saluto e l’augurio di un buon fine settimana.
    haffner

  8. Sergio
    at |

    Per me, anche commentare è scrivere, e purtroppo sono (sperò di dover dire “sono stato”) vittima di un blocco: no, non il blocco dello scrittore, non io essendoci non può essere quello. Lo chiamerò il blocco della spontaneità.
    Insomma, ti ho letta anche in questa mia “assenza” senza riuscire a battere “seriamente” tasto. Oggi sento tornare una certa voglia, sospinto anche dal tuo vergare assiduo e circostanziato, illudendomi di trovar anch’io i miei baci inaspettati.

    Gli ultimissimi tristi eventi, le notizie seri e quelle idiote (tipo questi “giornalisti” dediti al lecchinaggio più sfrenato che non si trova neppure negli hard più spinti) hanno stremato anche la mia proverbiale calma, e per contraddizione sto riprendendo a scrivere.

    PS: sei sempre più scrittrice nel vero senso.

  9. pulvigiu
    at |

    Buona domenica Giulia.

    Ciao da Giuseppe.

  10. Limi
    at |

    VIVA LE DONNE!
    P.S. Donne donne eterni dei…dal I atto del “Barbiere di Siviglia” di Gioachino ROSSINI.

  11. Limi
    at |

    Boh, c’hai ragione.
    P.S. D’altronde l’uomo è una bestia, poi mettici pure il “familismo”…micidiale!
    II P.S. Sarei proprio curioso di vedere “l’uomo” in una società “senza famiglia”…d’altronde l’ho sempre utopisticamente pensata.

  12. Limi
    at |

    La famiglia è il “target” del capitalismo, i “predati” preferiti sono i bambini…quando la famiglia sarà “morta” toccherà ai single.:-))))))))))))))))
    P.S. Li aspetto al varco…i capitalisti.

  13. Nadia
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    Riferendomi naturalmente soltanto al tuo racconto, l’assurdità del razzismo va ben oltre l’osservazione, semmai fatta, per un certo tipo di maleducazione.
    Se le due donne fossero state bianche, qualcuno le avrebbe redarguite per il loro gesto inconsueto e poco ortodosso, ma qui si mette in evidenza solo l’intolleranza per il colore della pelle.
    Purtroppo l’uomo è il peggiore di tutta la specie animale, sì animale, perché alcuni animali sono migliori di lui. Si dimentica che noi esseri umani, pur avendo colore della pelle diversa, ceto sociale diverso, intelligenti e non, belli o brutti… siamo tutti fratelli, inquilini di un mondo che non ci appartiene perché siamo solo di passaggio.
    Per finire, la maleducazione delle due donne, è passata in seconda linea di fronte all’assurda intolleranza di quell’uomo.
    Continua a scrivere Giulia, sei brava!

  14. Limi
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    C. COLOMBO ce la poteva pure risparmià la scoperta dell’America, bel cazzo di capolavoro!!!
    P.S. VIVA GERONIMO, CAVALLO PAZZO E TORO SEDUTO.

  15. setteparole
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    Per fortuna sono passata, anche se un po’ in ritardo, così ho letto questo bel racconto che, al di là dell’importante argomento trattato, è stato scritto con originalità ed essenzialità. Complimenti e felice notte.

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