CHI DICE DONNA

BUON NATALE: a Natale si racconta Amore

A Natale si racconta l’amore che vive al di là dello spazio e del tempo!

Buon Natale
e un felicissimo 2011

da
Giulia

 

 

 

La stella

Lulla correva. A piedi nudi correva da Melyna.

“Melyna, Melyna!”, gridava a piena voce.

La porta della piccola casa era aperta perciò da lontano la vide accovacciata vicino al fuoco: intrecciava fili di paglia per farne un grosso cesto. Melyna tirò su gli occhi e vide Lulla correre verso di lei.

Le guance accese per la corsa e i capelli lunghissimi fino alle anche, sembrava una giovane puledra.

“Melyna, guarda cosa ho trovato”

Si accovacciò ai suoi piedi e le mostrò tre grosse pietre.

“Guarda, nonna…”, le mise sul grembo tre pietre nere, lucenti e liscie.

Lulla si entusiasmava con poco, lì nella fattoria della nonna.

La sua prorompente vitalità a tredici anni era evidente e Melyna si era dimenticata di come a quell’età si cresca in fretta.

“Vai a lavarti, sembri più sporca delle nostre capre…”

“Ma nonna! È bellissimo stare al fiume in questo periodo!”

“Ti devo raccontare una storia nuova; se ti lavi e mangiamo, poi ci mettiamo vicino al fuoco e incomincio…”

Lulla guardò le pietre. Il fiume regalava oggetti meravigliosi, pietre, pezzi di tronco dalle forme strane, fiori sconosciuti, e la dolcezza dell’acqua, fresca ma capace di tepore alle prime ore del pomeriggio, però la nonna voleva raccontarle una storia nuova e questo bastò per distoglierla e compensarla della perdita preziosa delle rimanenti ore assolate della giornata.

La nonna rovesciò dentro un catino un po’ dell’acqua che stava riscaldando sul fuoco. Lulla si lavò le mani e il viso, si cambiò l’intimo e si preparò con un lungo vestito di lana per la notte. Insieme mangiarono il pane che Melyna aveva preparato la mattina: assaporavano piccoli pezzi che sapevano di erba, di terra, di cielo, di acqua tersa e sfuggente.

Si misero vicino al fuoco, una accanto all’altra e poi la nonna cominciò a narrare.

Le raccontò del giorno in cui suo padre e la madre la portarono nella sua casa, dopo qualche ora dalla nascita. Braccati dalla polizia, dovevano scappare per inseguire ideali di libertà: una bimba così piccola sarebbe stata in pericolo insieme a loro, nella fuga.

Lei non era ancora abbastanza anziana, aveva perso il marito in guerra, e viveva ormai sola. Era la notte di Natale e accolse quella giovane vita come un dono dal cielo. Quella stessa notte, il latrato famelico dei cani e gli spari ravvicinati denunciarono la morte dei due giovani genitori.

Lulla piangeva.

La nonna allora cominciò la Storia delle Storie…

Nella notte profonda i due ragazzi, compagno e compagna, dopo aver lasciato la figlioletta si abbracciarono nell’ultimo bacio, prima che la polizia li raggiungesse. La stella cometa non li dimenticò…

Arrivò la profonda notte e, dalla piccola finestra della casa, Melyna e Lulla, abbracciate, in lontananza videro la luce di una Stella e finalmente apparve un sorriso…

La luce avvolse nonna e nipote.

Rivissero la scena di quella notte. I due ragazzi fuggivano, in mezzo ai cespugli; in lontananza si udiva l’ansimante respiro dei cani. Videro lei, nella corsa, debole per il parto, incespicare e cadere e lui abbracciarla e aspettare in silenzio. I cani erano ormai vicini quando la stella cometa comparve nel cielo e con la sua luce acquietò gli animali che, smarriti, non obbedivano più al richiamo dei feroci padroni. I due, in silenzio, si nascosero alla loro vista finché il vociare della ricerca fu disperso. I due ragazzi si guardarono negli occhi. Erano salvi! Tornarono alla fattoria e aprirono la porta.

Lì, la figlioletta Lulla e la nonna Melyna aspettavano…

BUON NATALE: a Natale si racconta Amoreultima modifica: 2010-12-24T13:40:00+01:00da
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