Oh, ma che dolce questa canzone… da dedicare ai sognatori!
Ciò che ci unisce
non è una bandiera
ma il cielo d’azzurro infinito,
la bellezza del canto
di uguali voci diverse
a intonare libertà.
Ciò che mi unisce a questa terra
è la dolce brezza della laguna
il suo profumo salato nell’aria,
e lo stesso splendore,
la fiducia che ripongo nel futuro
quando guardo la mano
che sfiora e afferra e che nel pugno stringe
la certezza del domani
agognato e agito.
A te sono unita, laddove passione muove
i passi mancati del corpo,
laddove non c’è morte alcuna
ma vivo il pensiero, la fiera certezza
di un’idea d’umana giustizia.
Io sono laddove m’incontro
con te nello stesso umile unico sogno,
nei tuoi sogni, lontani ma simili ai miei.
Da te mi divide la terra, il mare, la laguna, i monti, il cielo
ma anche distante posso vedere i tuoi occhi
guardare dentro il tuo cuore
e rivedere il mio stesso desideroso essere.
P.S. Ho ascoltato casualmente questa canzone e me ne sono innamorata. Dall’ascolto nasce la mia poesia “Ciò che ci unisce…”.
Come sempre riesci con poche parole ad esprimere i sentimenti pensati una vita… sempre perfetta…un abbraccio.
Un bel testo hai composto,
complimenti Giulia.
Ciao da Giuseppe.
Ho aspettato tanto, ma ho già sia portabadge che “nastrocollo”, scherzi?
Mi sembra di lavorare in un ministero sovietico, credi. E il badge non è che un pallido esempio della disorganizzazione che impera qui. Quasi quasi faccio una spiata a Sergio.
Sì… Maglionne blu e barba appositamente incolta, sai… :-)))
P.S. stamane non posso connettermi a Youtube ma lo farò quando possibile, per poter cogliere appieno.
Ciao grazie del commento. MI sono ppiaciute sia la canzone che la poesia. Molti link in comune, vedo. Un saluto w
Cara Giulia, questa poesia è lauda, salmodia che abbevera il cuore ad ogni utopista e sognatore.
Come vorrei che fosse letta da un minuscolo drappello di amici quando le mie ceneri saranno cosparse sui ghiaioni ai piedi delle vette che mi hanno visto sorridere.
Grazie.
haffner
e brava Giulia, sempre più romantica…particolarmente innamorata?
PS. Non sono mai andata via, latito solo un po’
strana poesia, che da sensazioni e le toglie. forse perché non riesco ad ascoltare la canzone?
grazie per il commento
Molto bravi “Piccola bottega”, la fusion di dialetti rende il brano molto suggestivo e il tema pacatamente apocalittico completa l’atmosfera lagunare, ma bellissima la tua poesia che da quello ispirato, infrange la situation lievemente tragica e si apre ad un respiro celeste e mediterraneo…
Si può amare più di una bandiera perchè tanti sono i vessilli della libertà, ma ad unire è un solo cielo, un solo mare… e tutto sommato una sola terra
Ciao Giulia,
scusa se mi faccio vivo solo dopo parecchio tempo, ma gli impegni di lavoro mi tengono lontano dal blog.
Ti lascio un caro saluto e l’augurio di ogni bene.
haffner
Ciao,Giulia, hai ragione, rallegrarsi che i propri amici e parenti stanno bene non basta. Si sta sempre con i nervi tesi e la paura sospesa sulla testa. Ora sono a casa, ma i miei sono rimasti là e sono in pensiero per loro. Oltretutto sembra non finire mai…
Speriamo torni presto il sereno e anche la voglia di scrivere.
Un caro saluto.