CHI DICE DONNA

LA VIAGGIATRICE VIRTUALE (continua)

Continua il mio racconto “La viaggiatrice virtuale”. La vita di Linda non è proprio così monotona come sembra…

continua dal post precedente

 

LA VIAGGIATRICE VIRTUALE

La notte la sorprese addormentata sul divano. Aveva puntato la sveglia per le cinque e si alzò ancora vestita dal giorno precedente. Prese le valigie e le portò nell’androne del palazzo. Il tassista era già lì ad aspettarla e così gliele consegnò direttamente, insieme a una lauta mancia. Il tassista era troppo assonnato per chiederle qualcosa, quindi partì subito come concordato e lei se ne ritornò nell’appartamento, silenziosamente come l’aveva lasciato. La mattina si svegliò alle undici e si mise a sorridere felice. In ufficio bisognava arrivare alle otto e a quell’ora si faceva la pausa caffé e immaginò le facce stanche dei colleghi. Si preparò una sontuosa colazione a base di riso soffiato, latte, yogurt e biscotti per onorare l’inizio della prima giornata completamente libera. L’unica nota stonata erano le tapparelle chiuse e avrebbe dato volentieri una sbirciatina al cielo per immaginare il tempo. Aprì comunque le finestre per lasciare agli spiragli di aria la possibilità di entrare attraverso le poche fessure che attraversavano le saracinesce.

……….

– Ho solo diciannove anni!, gli rispose, come se la sua età fosse una giusta scusante. Alla stessa maniera rispose anche a Marco, qualche anno più tardi durante gli studi universitari. Non capiva il motivo per cui riusciva a attrarre così tanto gli uomini, si sentiva insignificante e non si accorgeva dei lunghi sguardi erotici cui sottoponeva

le sue vittime. Rimise Silone al suo posto e sfilò Profumo di Capuana. Che libro misterioso! Ne sentiva ancora il reale sapore intrigante e quel personaggio femminile così fragile e forte allo stesso tempo, capace di emanare profumo di zagara in situazioni di disagio. Si annusò i polsi. A lei sapevano di zolfo. Iniziò a rileggere alcuni passi del libro ma cominciava a farsi tardi e piano si addormentò sul divano. Un rumore insolito la svegliò; qualcuno stava incautamente tentando di forzare la porta del suo appartamento. Sbirciò l’orologio, erano le tre del mattino e un brivido le corse lungo la schiena. Cercò di ragionare per quanto possibile a mente fredda, prese la prima cosa che le capitò tra le mani…

(CONTINUA)

 

 

P.S. Le foto sono tratte dal web e non hanno alcuna attinenza con il racconto, frutto di pura fantasia.

LA VIAGGIATRICE VIRTUALE (continua)ultima modifica: 2015-10-12T21:40:36+02:00da
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