CHI DICE DONNA

BUON 2023!… LA FIGURINA DI VERONICA LAKE

Dopo un anno riprendo in mano il mio blog, ormai voce dispersa nel web.

Come sapete, ogni anno (forse nel 2022 non l’ho fatto) pubblico a mezzanotte del 1° giorno dell’anno un pezzo di racconto che sto scrivendo. Per me è un segnale e simbolo  di salvezza.

Eccomi qui anche quest’anno con un piccolo raccontino, preparato ma mai letto all’atelier di scrittura che frequento, gestito da Helvetia Editrice, sotto la guida dello scrittore Roberto Ferrucci

La figurina di Veronica Lake

Oggi al mercato c’è gente. Mia zia Adele è la donna più bella della città. È indubbio, non passa inosservata, alta e mora, con lo chignon di capelli neri sempre a posto e due grandi cerchi d’oro alle orecchie. Porta al collo una lunga collana con un ciondolo che sembra una cozza d’oro e una lanterna, all’interno una luccicante pietra rossa.
Quella diventerà mia un giorno, me l’ha promesso.
Ieri sera sono andata a dormire a casa sua; prima di andare a letto mi fa ritagliare le bambole di carta, comprate in edicola. Le bambole hanno occhi enormi e vestiti colorati, piene di merletti ma il mio desiderio è tutto dentro un cassetto, so che le tiene lì.
Sono piccole figurine di cartoncino raffiguranti le attrici e attori più famosi degli anni ‘30 e ‘40. Io le guardo, alcune le riconosco dai film visti in televisione, di altre rimango estasiata per la bellezza dei lineamenti.
Una mi attrae più di tutti: è quella di Veronica Lake. È in bianco e nero ma l’attrice ha l’occhio luminoso e una luce irradia dai suoi capelli leggermente ondulati.
Voglio essere come Veronica Lake, portare il ciuffo biondo e nascondere metà volto, vado di nuovo allo specchio e ci provo. Mi metto i capelli di lato, guardo con un occhio solo e tutto sembra diverso, più sfumato e intenso.
Vorrei prendermene una, di figurine, ma è proibito. Mia zia non vorrebbe neanche che le toccassi, le mette tutte sopra il tavolo e leggiamo a una a una la didascalia della foto.
La notte mi addormento, sognando le attrici vestite come le mie bambole.
La mattina ci svegliamo presto per andare al mercato.
Mia zia all’improvviso si ferma davanti una bancarella: ha visto qualcosa. Mi stringe la mano e mi dice: “Andiamo dal naso magnào”. Le chiedo perché lo chiama così. “È a causa di una malattia”, mi zittisce e ho paura. L’ambulante, in effetti, porta una specie di mascherina sul naso. Il naso è stato mangiato, ma non so da chi o cosa e questo mi rende ancora più timorosa ad avvicinarmi e vedere quello che ha colpito il suo interesse.
L’ambulante la solleva tra le mani. È una gonna di chiffon rosa.
“Starebbe bene a questa bella bambina”. Mi guarda e io, per non vedere il naso, mi concentro sul mio ciuffo alla Veronica Lake. Il mio unico occhio invece punta sulla gonnella. La gonna ha tante svolazzanti balze di un soffice velo, potrei diventare una ballerina. Alzo lo sguardo sognante verso la zietta che sta contrattando col venditore. “Questa gonnellina è da boutique! Non puoi perderla”, le prende una mano, “a te, ti faccio bene”.
Lei però lo allontana con fare brusco, tira la povera sottana e la fa volare dall’altra parte del bancone.
“Andiamo via, costa troppo!”, mi strattona e ci allontaniamo di corsa.
Questa sera, mia zia mi rassicura, con la stoffa mi farà la gonna più bella del mondo ma il mio sogno segreto rimane la figurina di Veronica Lake.

(DI GIULIA PENZO)

BUON 2023 A TUTTI!

BUON 2023!… LA FIGURINA DI VERONICA LAKEultima modifica: 2022-01-01T00:01:28+01:00da
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