Carla siede davanti alla finestra, aperta sul grande spazio erboso infinito e il sole che se ne sta fermo, rosso, come il viso di un bambino che s’imporpora per timidezza.
L’aspetta.
Nuda, i capelli neri arrivano al seno, appoggiato sulla dolce linea della pancia, a delineare il confine, territorio svettante.
Allunga le gambe, ancora belle e ben tornite, i polpacci arrotondati. Si accarezza la pelle, scorge un cedimento, evidente.
Si pensa brutta.
Piacerà ancora? Si trucca un po’, le piace il rossetto. Nasconde ogni cosa e cancella le imperfezioni.
Sarà bella. Tra un po’ arriva.
Lei, la notte.
La notteultima modifica: 2014-11-30T23:53:03+01:00da
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E la notte non può vedere con la scopia segreta dell’amore, sulle gambe ben tornite, quella leggera sporgenza che volge a levante (gobba a levante luna calante).
Ciao Giulia, piacere di averti riletta.
Un caro saluto.
haffner
Ciao Giu, finalmente! Ti sei data al minimalismo? Comunque dopo la notte viene sempre il giorno, per Carla e per tutti… *
Non delusione né aspettative deluse quando l’incontro avviene con la notte. Complice come la luna dei nostri desideri e trame nei labirinti che la vita impone la cui soluzione dovrà essere un complicato districarsi nei meandri verdeggianti ed alti formati da siepi impenetrabili. Ma poi, quando ne esci e ottieni la soluzione sai di aver compreso di più. Imparato qualcosa. Sofferto un po!
Ben ritrovata!
Uomo