Tutto sembra che nasca nel blog di Daniele Minotti e se volete capirne di più andate al suo post Ddl editoria: one more thing.
Ma a dir la verità tutto nasce a seguito dell’approvazione del Consiglio dei Ministri il 12 ottobre del 2007 di un disegno di legge per la nuova disciplina dell’editoria quotidiana, periodica e libraria, che conferisce al Governo una delega per l’emanazione di un testo unico finalizzato al riordino dell’intera legislazione del settore.
Ricardo Franco Levi
Il 9 giugno 2008 viene ripresentata da Ricardo Franco Levi ex Sottosegretario della Presidenza del Consiglio la
L’articolo 8 prevede l’obbligo di iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione per i soggetti che svolgono su internet attività editoriale, estendendo altresì a questi ultimi la normativa sulla responsabilità per i reati a mezzo stampa (ma sono vari i punti fumosi).
Il 6 novembre 2008 questa proposta viene ripresentata rimaneggiata lievemente in alcune parti con un nuovo testo (C-1269) ed è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera.
A questo punto, chi se ne intende di diritto e di editoria (vd. Minotti) comincia a spargere la voce e a segnalare nel proprio blog i punti più significativi e preoccupanti della proposta di legge, prima appunto che diventi legge.
Luca Spinelli raccoglie l’invito di Minotti e segnala alcuni passi del disegno sul suo sito Punto Informatico. A questo punto il tam tam si diffonde in rete: ad es. io vengo a conoscenza grazie alla segnalazione di signoraRita.
Di Pietro si accorge dell’impatto che questa legge potrebbe avere sul mondo dei blogger e dichiara che Italia dei Valori offrirà tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito per la sua violazione e così anche Grillo.
A questo punto abbiamo le spalle coperte! O no…?
Se ci sarà “proibizionismo”, ci sarà più piacere ad aprire un blog al giorno e mandarli a fk tutti, questi beoti, ignoranti, politici, che si credono persone di regime, e invece son dei poveri illusi. L’esperienza storica insegna che il popolo, resiste fino al cosiddetto “punto di rottura”. Superato quello… Saranno c..zi loro. Secondo me, a loro non conviene mettersi contro coloro i quali li hanno eletti. Se lo fanno… Vuol dire che hanno deciso di uscire definitivamente di scena.
E se pure fosse, come li mando oggi a fk, così li manderò domani.
ciao,
ieri lo stesso Levi in un comunicato stampa http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=64784 dice che “prima che il progetto di legge venga offerto alla discussione parlamentare in un testo definitivo, cancellerò dal testo il breve capitolo su internet. Discuteremo insieme se e come riempire quel vuoto”.
Mah…mi sembra che il dialogo in questo paese sia una chimera.
E’ bello fare scorazzate, aprire blog per mandarli a quel paese…, i nostri politici? Tu (noi) passiamo per matti e loro dalla parte della giustizia e della legalità. A dir la verità non so chi sia il vero bastardo, tra noi e loro che cercano di imbavagliare.
grazie del tuo passaggio
ti ho visitato anch’io oggi (significativa la foto della cartigienica, rende bene la poesia)
forse cè luce in fondo al tunel…
http://quomedia.diesis.it/news/15391/levi-fa-retromarcia-sullimbavagliamento-dei-blogger
bacione,rita.
dimenticavo….. violenza sulle donne…spargi la voce,se vuoi….
leggi…. http://blog.libero.it/Chioggia/commenti.php?msgid=5930839&id=162610#comments
ciao amica mia.
ehilà, ma certo! un baciotto e faccio il post.
lo sai che con vale si fa comitato 🙂