4 Responses

  1. epifasi
    at |

    anche a me piace il tuo blog, è l’unico riguardante l’informazione che seguo, anzi se non ti dispiace ti metto tra i miei RSS

  2. DonneInQuota
    at |

    ANCHE MILANO C’E’ ED E’… CONTRO!

    Oggetto: campagna pubblicitaria RELISH a Milano? No, grazie.

    La pubblicità che si ispira IRONICAMENTE al film Thelma e Louise è approdata anche sui cartelloni pubblicitari di Milano.
    Anche a Milano, come a Napoli e Padova, ne chiediamo la rimozione.
    Le motivazioni: lede l’immagine della donna, istiga alla violenza contro le donne, offende la donna in quanto essere dotato di intelligenza e coscienza, ignora qualunque presupposto relativo alla cultura di genere e ai principi di pari opportunità.
    Ancor di più offende le migliaia di donne che ogni giorno sono vittime di violenza e che non hanno la forza di reagire, che si sentono avvilite di fronte allo sbeffeggiamento e all’ostentazione della violenza pubblicitaria.
    Tale violenza mediatica incoraggia la violenza, la giustifica, la rende “di massa” proprio come il mezzo utilizzato.
    Chiediamo dunque che le foto oggetto della campagna SIANO IMMEDIATAMENTE RITIRATE.
    Attraverso i mezzi di comunicazione di massa, come lo è una campagna pubblicitaria, si veicolano concetti e argomenti che vanno ben oltre una semplice foto. Vi incoraggiamo dunque a consultare le associazioni che si occupano di questioni di genere e che promuovono le pari opportunità e l’immagine della donna, affinché si diffondano valori positivi, non lesivi della dignità, della cultura, dell’intelligenza della donna.
    Chiediamo infine maggiore sensibilità per una questione molto più grave: la cronaca legge e vede solo la punta dell’iceberg di un problema molto più profondo e vasto, che coinvolge milioni di donne. La violenza domestica uccide ogni anno centinaia di donne e i giornalisti difficilmente vedono e sottolineano quel file rouge, rosso come il sangue, che unisce tutti questi casi.
    A questo scopo, ci dichiariamo a completa disposizione per un confronto in merito.

    La presidente Donatella Martini
    DonneInQuota

  3. Protagora
    at |

    A Milano (via Corelli) il cartellone è ancora lì

  4. giulia
    at |

    Già, mi pare proprio che il sindaco abbia risposto dicendo che non può rimuovere il cartellone da uno spazio privato a pagamento. Questo però si poteva ovviare magari con la richiesta di rimozione della pubblicità da parte del sindaco direttamente all’azienda. E’ mancata la volontà di intervenire.
    Comunque mi pare che donneinquota (www.donneinquota.org) abbia indirizzato la lettera che ho pubblicato nel post anche all’istituto di autodisciplina pubblicitaria e alla Ministra alle Pari Opportunità, nonché al Parlamento Europeo -Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere.
    Speriamo ci sia una risposta e ringraziamo donneinquota per la voce che riesce a dare alle donne.

Comments are closed.