CHI DICE DONNA

A PROPOSITO DELLE RELAZIONI VIRTUALI

Pubblico un articolo che mi perviene dalla redazione dell’Accademia Bnei Baruch.

Quest’articolo offre una lettura interessante delle relazioni virtuali: si può parlare di amore tra due persone che si relazionano attraverso internet?

E poi ci chiede: il male (il serpente, tra Adamo ed Eva) si cela davvero dentro di noi?

La Kabbalah ed i Rapporti di Coppia

Punti d’appoggio per costruire relazioni di coppia di successo, basati sui principi spirituali e sulla comprensione della nostra natura

 

 

 

La verità a proposito delle relazioni virtuali

Le relazioni virtuali sono il prodotto della nostra stessa immaginazione

 

Molte persone oggi creano “rapporti romantici virtuali” su siti sociali quali Facebook. Incontrano altre persone, condividono foto e si innamorano pure dei loro partners virtuali!

La ragione per la quale siamo così attratti dai nostri partners virtuali è che i legami che costruiamo con loro sono immateriali, staccati dal contatto fisico, ed in un certo qual modo “spirituali”. Siccome non siamo legati da alcuna limitazione di tipo fisico, siamo liberi di fantasticare quanto vogliamo, di attribuire tutte le migliori qualità agli “altri virtuali” per noi significativi e, anche, di far salire la nostra connessione con loro “fin dentro le nuvole”, per così dire.

Ci convinciamo di quanto sia speciale questo legame e che questa sia l’opportunità per raggiungere un bellissimo, perfetto amore.

Ma, sfortunatamente, questa è tutta un’illusione. Attraverso Internet, le caratteristiche fisiche di una persona sono nascoste, e le sue qualità interiori enfatizzate. Una persona si può esprimere nel modo che preferisce, ma il problema è che si perde di vista la realtà mano a mano che ci si immerge in questo gioco. Dimentichiamo che non stiamo trattando con una persona reale, ma con la nostra stessa immaginazione.

Quando, nella vita reale, vediamo qualcuno di persona, allora possiamo dire se egli possiede davvero determinati tratti oppure no e se questi tratti sono reali. In Internet comunque vediamo solo una foto (scelta accuratamente) e leggiamo poche righe, che sono probabilmente delle bugie, e ci lasciamo andare immaginando cose completamente irrealistiche.

Comunque nel momento in cui incontriamo di persona il nostro partner virtuale, queste dolci bolle di fantasia esplodono.

 

 

 

 

 

Secondo quali principi si sceglie la coppia

 

Nella stessa maniera in cui si sceglie tutto in questa vita, in accordo all’uguaglianza della forma.  In primo luogo bisogna cercare la persona che abbia la nostra stessa meta, dopo di ché si deve verificare che le due persone possano integrarsi e che possano rinunciare  l’uno a favore dell’altra, e così insieme riusciranno a raggiungere l’obiettivo comune.  L’uguaglianza della forma è quello che definisce tutto nel nostro mondo.

 

 

 

 

 

Che significato ha la storia di Adamo ed Eva ai giorni nostri?

Il nostro ego è il serpente che ci impedisce di essere capaci di amare qualcun’altro.

 

Il significato che si trova dietro la storia di Adamo, Eva ed il serpente è, a dire il vero, molto semplice. Il serpente rappresenta l’ego che viene rivelato fra Adamo ed Eva, l’uomo e la donna. Ed è davvero tutto ciò che c’è nella storia.

Ad esempio, supponiamo che una coppia felice e giovane si innamori. Loro si abbracciano, si baciano e ridono insieme, vanno a vedere dei film e fanno lunghe passeggiate sulla spiaggia. Poi si sposano e vanno a vivere insieme e tutto è meraviglioso. Essi si trovano nel Giardino dell’Eden.

All’improvviso arriva il serpente (l’ego). Cominciano improvvisamente a litigare. Poi iniziano ad approfittare l’uno dell’altro e fanno dei calcoli privati, del tipo “come posso portarlo/la ad essere come voglio che sia?” Questo ci accade perché il serpente (l’ego che si trova dentro di noi) ci impedisce di essere capaci di amare qualcun’altro e ci apre gli occhi sul fatto che il nostro amore è egoistico sin dall’inizio.

In queste circostanze, la cosa migliore che possiamo fare per arrivare ad amare è rinunciare più che possiamo ai nostri egoismi della vita di tutti i giorni. Questo però non risolve ancora il problema alla radice e non ci rende capaci di provare amore vero ed incondizionato. È qui che la Kabbalah offre un’altra soluzione: correggere la nostra anima alla radice o correggere il serpente che ci separa dai nostri compagni.

Per fare ciò entrambi i partner devono capire che c’è uno scopo nelle loro vite che va oltre questo mondo. Allora capiranno anche che possono raggiungerlo solo avendo un compagno nella vita, qualcuno che attraverserà il cammino spirituale insieme a loro. Questo è il significato del verso: “L’uomo, la donna e la Divina Presenza fra loro”. Questo significa che, affinché noi possiamo raggiungere la Divina Presenza, la spiritualità, dobbiamo connetterci correttamente con gli altri.

Adamo ed Eva quindi, invece di approfittare l’uno dell’altro, si completeranno. E il serpente invece di separarli, diventerà la forza che li spingerà a rivelare la Forza Superiore, la Divina Presenza, o il Creatore.  

 

articolo di Bnei Baruch

Sito:- www.kabbalah.info/it

Contatto: italian@kabbalah.info

A PROPOSITO DELLE RELAZIONI VIRTUALIultima modifica: 2009-03-26T00:19:00+01:00da
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