3 Responses

  1. at |

    Cara Giulia è vero, i sogni nascono di mattina perchè ogni girno possiamo coltivare un sogno, anzi, è indispensabile coltivarlo.
    Sono uno che ricorda poco i sogni fatti di notte, al contrario di quelli prossimi al mattino, forse perchè in quell’ora prossima al giorno nascono i sogni che scandiscono la nostra vita. Mi chiedi se ho segreti per qualche passaggio chiave in montagna. Certo che ne ho, ma tranne due li ho sempre offerti ai giovani alpinisti che mi chiedono un consiglio oppure lo schizzo della via con la relazione tecnica.
    Quei due tracciati, con i loro trabocchetti, vorrei che venissero saliti per la prima volta da una cordata di ripetitori della via, provando le stesse emozioni che ho sentito io mentre scalavo dove nessun uomo dall’inizio del mondo aveva masso piede in cima. Non per egoismo quindi, ma per amore li tengo per me.
    Un caro saluto e un abbraccio.
    Con stima.
    haffner

  2. at |

    Chi è che disse “Alzarsi tardi è un invito al sogno e il sogno talvolta ti ripaga con dei fantastici cortometraggi, che è arduo descrivere al risveglio e non solo perché non si ricordano perfettamente”? Dunque il tuo assunto è piuttosto condiviso… Tuttavia, da modestissimo versificatore, direi che i sogni non muoiono mai, ma mi piace notare che mentre io mi occupavo del nuovo post per Diary e venivo a contatto con questi versi: Tornano in alto/ ad ardere le favole./ Cadranno colle foglie al primo vento./ Ma venga un altro soffio,/ Ritornerà scintillamento nuovo./ (Stelle – Ungaretti), tu esprimevi lo stesso concetto del cadere e rialzarsi, del nascondersi e scintillare, del morire e risorgere.
    E come Natale non è un solo giorno, ma dura fino alla Candelora, così è per la Pasqua, perciò ancora bonas Pascas a tie e al tuo blog. *

  3. at |

    Tres res:
    – se Renzi fa cose giuste son contento, non sono io quello del tanto peggio tanto meglio… il problema è che ne fa due giuste e 22 sbagliate… meglio Tsipras… meglio sinistra-sinistra
    – non ti praxit su ciorbeddu in su cungeladori, eh? 🙂
    – non fatzas tirrias e fai sa paxi cun su tempus
    *

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